Green Pass per tutti i lavoratori: novità e criticità applicative
In attesa della pubblicazione in GU del decreto, il focus con il Presidente della Fondazione Studi e Pasquale Staropoli
A seguito dell’introduzione, a partire dal prossimo 15 ottobre, dell’obbligo di Green Pass per l’accesso agli ambienti di lavoro pubblici e privati, e in attesa della pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, sono molti gli aspetti su cui si attendono chiarimenti da parte del Governo. Il Presidente di Fondazioni Studi, Rosario De Luca, e il Responsabile della Scuola di Alta Formazione della Fondazione Studi, Pasquale Staropoli, in un focus per la web tv di Categoria, hanno evidenziato alcuni dei principali nodi in tema di obbligatorietà e responsabilità dei controlli della certificazione verde. La traduzione in norma delle intenzioni del legislatore crea infatti non poche criticità applicative. Ci si sofferma, in particolare, sull’obbligo per i datori di lavoro di vigilare e sanzionare i propri dipendenti. Altra questione da chiarire riguarda la norma ad hoc prevista dal provvedimento per l’accesso con Green Pass a tribunali e uffici giudiziari. Norma che non varrà per i legali, difensori, periti, consulenti che però dovranno possederla quando si ritrovano nei loro studi. A far aumentare le contraddizioni è poi il settore privato e in particolar modo le famiglie che da metà ottobre dovranno controllare il possesso del green pass per collaboratori domestici e baby-sitter, pena sanzioni, e dovranno predisporre un piano di controlli e nomine di persone adibite alle verifiche.
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