Una riscossione divisa in due
Una riscossione divisa in due: una per i grossi enti come Inps o gli atti dell'Agenzia delle entrate stessa, una per le entrate locali di regioni, comuni e province.
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Accesso ai conti correnti del debitore su più anni, per fotografare la reale situazione patrimoniale e non solo quella di emissione della cartella. Affidamento al Parlamento dei criteri per il discarico del magazzino delle cartelle esattoriali: un mostro ormai fuori controllo che ha superato i mille miliardi di giacenze e i 150 milioni di atti da recuperare. «Le ipotesi allo studio sono diverse e le andremo a presentare in Parlamento, nei prossimi giorni, con la relazione sullo stato della riscossione», anticipa a ItaliaOggi il sottosegretario al ministero dell’economia Claudio Durigon.
Domanda. Come sarà la nuova Riscossione?
Risposta. Ci sono diverse ipotesi al vaglio, con l’obiettivo di garantire maggiormente le Entrate e la Riscossione. Per poterle gestire si pensa a una separazione o a un maggior coordinamento tra i due enti, Agenzia delle entrate e Agenzia delle entrate Riscossione. Una razionalizzazione di attività che potrebbe essere decisa anche con un accorpamento vero e proprio tra le due realtà, considerato che i due enti non si sono mai fusi realmente.
- D. E che cosa sarà della riscossione locale?
- R. Ad oggi l’Agenzia delle entrate Riscossione è lenta. C’è un solo ente che interloquisce con il creditore. Dal punto di vista della riscossione locale non si puo’ attendere oltre. Ci sono enti che stanno tornando a rivolgersi al privato per il recupero dei crediti. Si tratta dunque, di ipotizzare una settorializzazione delle attività magari lasciando all’Agenzia delle entrate la gestione dei ruoli per gli enti statali e una nuova realtà per tutti i tributi locali.
- D. A quanto è arrivato il magazzino della Riscossione?
- Il magazzino è ormai stracolmo, a maggio siamo a oltre mille miliardi di crediti da riscuotere e più di 150 milioni di cartelle aperte. Nella situazione attuale è impossibile dare una tempistica su chi puo’ ancora essere un pagatore recuperabile.
- Per migliorare il recupero delle cartelle state pensando a qualche stretta sulle norme di aggressione dei crediti come accesso ai conti correnti?
- R. Assolutamente no. Non è il tempo e il momento storico. Tra le ipotesi allo studio c’è, al contrario, quello di migliorare l’accesso all’anagrafe e alla situazione patrimoniale del debitore per inviare meno atti al contribuente.
- Può spiegare meglio cosa intende?
- R. Si potrà avere un’informazione più precisa sulla situazione finanziaria del debitore al momento della riscossione per verificare se può pagare o meno. Si supera il sistema dei saldi di fine anno già noto all’Agenzia delle Entrate. Ma nulla cambia sui metodi di riscossione.
- D. E sul discarico dei ruoli cosa state pensando di fare?
- R. La relazione che presenteremo tra qualche giorno darà una fotografia della situazione al Parlamento che dovrà decidere e indicarci i criteri da seguire per snellire i carichi e potenziare l’efficientamento della riscossione degli enti. Sarà il Parlamento in caso a decidere ad esempio che dopo un tot di anni si procede a un discarico, cancellazione, automatica dei ruoli..
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