Censis, crisi lavorativa per più di 7 avvocati su 10
Secondo il dossier presentato in Cassa forense,29,6% all'opera solo 'smart'
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In base all’indagine del Censis, presentata questa mattina dal segretario generale e dal ricercatore dello stesso istituto Giorgio De Rita ed Andrea Toma, e realizzata su un campione di più di 14.000 avvocati, “oggi la situazione lavorativa risulta critica per più di 7 professionisti su 10: per il 32,9% sono aumentate le difficoltà e l’incertezza, il 39,5% cerca di sopravvivere nonostante il contesto non lasci ben sperare. La condizione di maggiore criticità riguarda le professioniste donne (il 37,5%) e gli avvocati residenti al Sud (43,2%)”. È uno dei passaggi del rapporto illustrato alla presenza del presidente della Cassa forense Nunzio Luciano. Il dossier si è, poi, soffermato sulle conseguenze del ‘lockdown’ sulla categoria dei legali, giacché “l’opzione del lavoro a distanza in maniera esclusiva ha riguardato il 29,6% degli avvocati, il 43,2% ha cercato di trovare un equilibrio tra la presenza in studio e il lavoro da remoto, il 15,9% ha continuato a recarsi presso lo studio”.
Presenti al convegno promosso nella sede dell’Ente pensionistico degli avvocati anche il presidente dell’Associazione delle Casse previdenziali (Adepp) Alberto Oliveti, la presidente dell’Ente previdenziale dei biologi (Enpab) e vicepresidente dell’Adepp Tiziana Stallone, a presidente facente funzioni del Consiglio nazionale forense (Cnf) Maria Masi, il coordinatore dell’Organismo congressuale forense (Ocf) Giovanni Malinconico, il segretario dell’Associazione nazionale forense (Anf) Luigi Pansini ed il tesoriere dell’Associazione giovani avvocati (Aiga) Valeria Chioda.
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