Il programma c'è già. Chissà se ci saranno i cittadini
I principi sono quelli delineati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, suggeriti dalla Ue che oggi dibatterà sul Recovery Plan
In evidenza
Occorre, certo, riempire il programma di progetti, attribuire fondi e individuare la struttura alla quale far capo.
Il presidente incaricato Mario Draghi sa bene come fare e meno male che c’è una persona preparata e competente come lui.
Rimane il problema dei partiti, o meglio, della maggioranza dei partiti e del popolo che li ha eletti.
Nelle elezioni nazionali del 2018, il popolo espresse un voto antieuropeo e anti euro, che si concretizzò nella preferenza al M5S, alla Lega e a FdI. Il 54% degli elettori votò per questi partiti.
Oggi, i partiti hanno cambiato radicalmente posizione e il 70% degli italiani vede con favore la presidenza Draghi, che rappresenta per eccellenza l’Europa e l’euro.
M5S, Pd e Leu, fino a pochi giorni fa proclamavano: o Conte o elezioni. Oggi, sono tutti con Draghi.
Potremmo parafrasare il detto “tutto è bene ciò che finisce bene”. Vedremo nei prossimi mesi, quando saranno varati provvedimenti necessari e non graditi, come reagirà il popolo e i partiti che lo rappresentano.
Ci sarebbe da valutare il servilismo retrogrado dei media e di qualche “maitre à penser”, ma è l’Italia, e meno male che ci sono cittadini che non credono ai terrapiattisti.
Altre Notizie della sezione
I conservatori e l’Europa.
31 Ottobre 2025La tradizione per dare forza alle istituzioni dell’U.E.
Governo contro Corte dei conti: il Ponte sullo Stretto diventa terreno di scontro istituzionale
30 Ottobre 2025Meloni e Salvini accusano la Corte di scelta politica, ma il rifiuto del visto segue procedure previste dalla legge.
Uso scorretto dell’Intelligenza artificiale in ambito forense
29 Ottobre 2025La cronaca lombarda ha dato grande risalto ad una sentenza molto recente del Tar Lombardia, sede di Milano, in materia di intelligenza artificiale.
