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Quali partiti prendono più voti e come andrebbero le elezioni oggi

Elezioni Regionali 2025 in Calabria.

Quali partiti prendono più voti e come andrebbero le elezioni oggi

Nelle ultime due settimane, tutti i partiti del centrodestra hanno guadagnato voti. Anche nell’opposizione c’è stata una crescita, ma due partiti in particolare sono calati: Avs e Azione. Lo riporta la nuova Supermedia dei sondaggi politici effettuata da Youtrend. Non si può ancora parlare di un ‘effetto Marche‘, dato che molti dei sondaggi presi in considerazione sono stati svolti prima del voto regionale. In ogni caso, il centrodestra allarga il suo margine di vantaggio sul campo largo, che resta a pochi punti di distanza.

Fratelli d’Italia arriva al 30% esatto: un risultato tondo, ottenuto grazie a un +0,2% nel giro di due settimane. Non si può parlare di un boom, ma è una crescita costante che permette a FdI e ai meloniani di non preoccuparsi, al momento, per quel che riguarda i consensi. Dopo quasi tre anni di governo, il primo partito della coalizione continua a tenersi saldamente in testa nelle preferenze degli elettori.

Come detto, ci sono buoni risultati anche nel resto del centrodestra. Forza Italia è all’8,9% con un salto di tre decimi, il più alto tra i partiti rilevati. Resta leggermente indietro la Lega all’8,6%, che invece guadagna solo lo 0,1%. Carroccio e forzisti restano sostanzialmente alla pari nella corsa al posto di seconda forza del centrodestra, e anche le prossime elezioni regionali potrebbero dare delle indicazioni in questo senso. A chiudere la coalizione è Noi moderati, stabile all’1%.

Il Partito democratico va al 22% e guadagna a sua volta lo 0,2%. Il distacco con FdI resta molto ampio: otto punti, non esattamente una distanza che si possa colmare in breve tempo. I dem comunque crescono, e lo stesso fa il Movimento 5 stelle, al 13,2% con un +0,2%.

I problemi si registrano con un altro partito dell’opposizione: Alleanza Verdi-Sinistra, al 6,3%, risulta essere in calo dello 0,4% rispetto a due settimane fa. Il risultato complessivo è comunque in linea con quelli ottenuti in passato da Avs (che fino alle elezioni europee nei sondaggi era quotato tra il 3 e il 4%).

Cala anche Azione, il partito di Carlo Calenda: va al 3,2% perdendo lo 0,4%. Bene invece gli altri due partiti dell’opposizione. Italia viva di Matteo Renzi è al 2,4% con un +0,2%, +Europa è all’1,9% con un +0,1%.

Numeri alla mano, la coalizione di centrodestra raccoglie il 48,5% e cresce dello 0,6%. È un miglioramento anche rispetto alle elezioni del 2022, dovuto quasi unicamente alla crescita di Fratelli d’Italia.

Dall’altra parte, un eventuale campo largo che unisca tutti i partiti tranne Azione (cioè lo schieramento che si presenta insieme in queste elezioni regionali) arriverebbe al 45,8%. Dato che questa ipotetica coalizione nelle ultime due settimane è cresciuta solo di tre decimi, la distanza con il centrodestra si è lievemente allargata. Nel complesso comunque si parla, teoricamente, di un distacco di soli tre punti.

Elezioni Regionali 2025 in Calabria.

Alle elezioni regionali in Calabria il favorito nei sondaggi politici è il presidente uscente Roberto Occhiuto. Segue, distaccato di alcuni punti, il candidato del centrosinistra Pasquale Tridico, poi quello di Dsp Francesco Toscano. Rispetto ad alcune delle prime rilevazioni la distanza tra i primi due si è ridotta, ma all’appuntamento con le urne manca poco tempo: si vota il 5 e il 6 ottobre.

Nella tornata elettorale che porterà ben sette Regioni al voto in autunno, la Calabria è tra le prime: le elezioni si svolgeranno domenica 5 e lunedì ottobre, tra meno di due settimane. I candidati sono tre, e il favorito sembrerebbe essere Roberto Occhiuto, presidente uscente di centrodestra. Poco dietro si piazza Pasquale Tridico, ex presidente dell’Inps, eurodeputato con il Movimento 5 stelle e candidato del centrosinistra. Infine, Francesco Toscano di Democrazia sovrana popolare.

Il sondaggio politico pubblicato da Termometro politico pochi giorni fa è l’ultimo che è stato possibile realizzare: negli ultimi quindici giorni prima del voto non si possono pubblicare nuove rilevazioni per non influenzare gli elettori. Il dato, perciò, è particolarmente rilevante. Se le opinioni degli elettori cambieranno nelle prossime settimane, lo si scoprirà solamente alle urne.

A guidare la classifica è Roberto Occhiuto, che nella stima dovrebbe ottenere tra il 48% e il 54% dei voti. È un margine ampio, ma si può immaginare che il risultato più probabile sia attorno al 51%, a metà dell’intervallo. E in ogni caso, nonostante si tratti di uno ‘spazio di incertezza’ di sei punti, il distacco degli avversari resta piuttosto marcato.

Pasquale Tridico, infatti, otterrebbe oggi tra il 42,5% e il 48,5%. Facendo la stessa media, si può pensare che si arrivi attorno al 45-46%. Sarebbe una distanza di cinque o sei punti da Occhiuto. Infine, Francesco Toscano dovrebbe piazzarsi tra il 2% e il 5%.

Se il candidato di centrodestra facesse il suo miglior risultato possibile (sempre stando al sondaggio), e Tridico il peggiore, il risultato sarebbe un vantaggio di quasi dodici punti per il primo. Al contrario, se il presidente uscente dovesse arrivare appena al 48% (la parte bassa del margine di errore) e l’eurodeputato del M5s ottenesse il massimo dei voti ipotizzati, quest’ultimo vincerebbe di mezzo punto.

Al di là delle ipotesi, come detto, la cosa più realistica con un risultato simile è che il distacco si aggiri attorno ai cinque-sei punti. Va detto che nei sondaggi pubblicati a metà settembre la distanza tra Occhiuto e Tridico era tra gli otto e i nove punti, mentre una prima proiezione fatta alla fine di agosto (quando il candidato del centrosinistra era stato confermato da pochi giorni, però) piazzava addirittura il presidente in carica al 60% e l’ex presidente Inps al 37%.

Non sappiamo con certezza se ci sia stato un assottigliamento delle distanze negli ultimi giorni, se continuerà nelle prossime due settimane, ed eventualmente a che ritmo. Il dato di fatto è che, stando agli ultimi dati disponibili, il presidente uscente parte favorito. Resta da vedere se il risultato sarà confermato alle urne.

Come detto, la Calabria sarà tra le prime Regioni a votare: la anticiperanno solo Valle D’Aosta e Marche, dove i cittadini andranno al voto già questo fine settimana. Nelle Marche , il margine di vantaggio del presidente uscente di centrodestra Acquaroli è anche più ridotto contro il candidato del centrosinistra Ricci. Il campo largo potrebbe sperare che u’eventuale vittoria ‘aiuti’ anche nelle regionali successive, ma ogni elezione fa storia a sé.

 

 

 

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