Puglia 2025, Decaro vola nei sondaggi ma pone condizioni a Pd e M5s
Il sindaco di Bari è il favorito del centrosinistra con il 69% di consenso, ma chiede che Emiliano e Vendola non si candidino. Intanto il centrodestra resta in attesa di un nome forte per la sfida regionale.
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Il Pd ha ufficialmente mandato un ultimatum all’europarlamentare ed ex sindaco di Bari Antonio Decaro: il potenziale candidato alle prossime Elezioni Regionali in Puglia, forte dell’ampio consenso nei sondaggi politici locali, ancora non ha sciolto le sue riserve dopo aver di fatto avanzato la sua unica e principale richiesta. Se nelle liste saranno candidati gli ex Governatore Michele Emiliano (uscente nelle ultime due giunte) e Nichi Vendola, allora Decaro potrebbe clamorosamente ritirarsi da una possibile candidatura che lo vedrebbe ampiamente favorito contro il Centrodestra.
Complice anche il fatto che nella coalizione del Governo Meloni ancora non è emerso lo schema ufficiale dei candidati alle prossime Regionali in autunno 2025, il campo largo progressista si è preso qualche giorno extra per provare a ricucire lo “strappo” tra Pd e lo stesso Decaro, paradossalmente più vicino alle richieste del M5s di Conte di non voler imbarcare Emiliano e Vendola verso i prossimi 5 anni di giunta regionale. Secondo anche gli ultimi sondaggi politici raccolti da Yoodata per “La Gazzetta del Mezzogiorno” (con interviste tra l’11 e il 14 agosto 2025), non sembra esserci particolare partita qualora la sinistra schierasse Decaro contro il nome più quotato a destra, ovvero il forzista Mauro D’Attis.
Con il 67% l’ex sindaco di Bari risulta il candidato governatore più apprezzato, seguito al 60% dal capogruppo Pd al Senato, Francesco Boccia, colui da settimane sta tessendo le trattative per provare a chiudere la polemica interna fra Decaro, Emiliano e Schlein: con il 50% resta l’outsider in casa progressista, ovvero la presidente del Consiglio regionale in Puglia Loredana Capone. In termini di fiducia personale, ì’europarlamentare Dem non avrebbe comunque eguali con un 69% che lo mantiene ampiamente davanti a tutti gli altri rivali interni, da Boccia al 52% a Piemontese con il 43%, superando anche D’Attis del Centrodestra al 46%.
Lo stallo incombe a destra ancora manca un vero candidato sceso in campo: si attende il via libera del Centrodestra nazionale, con il nome di D’Attis che resta il più in lizza ma che non verrebbe particolarmente premiato dai sondaggi politici della Gazzetta, con una fiducia sotto quota 50% e con il consenso ancora tutto da raccogliere per un candidato che non ha incarichi di livello in Puglia da due decenni.
Il Sussidiario.net
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