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Linee programmatiche del Ministero della Salute: puntare su farmacie dei servizi.

Tempi maturi per nuova remunerazione

Linee programmatiche del Ministero della Salute: puntare su farmacie dei servizi.

Puntare sulle farmacie dei servizi, promuovere iniziative che mettano a regime l’erogazione dei servizi, rivedere il sistema di remunerazione delle farmacie e dell’intera filiera, che da anni deve essere aggiornato. Queste le intenzioni espresse dal ministro della Salute Orazio Schillaci espresse nelle linee programmatiche del ministero della Salute presentato il 6 dicembre alle Commissioni di Camera e Senato (Affari sociali – Sanità e lavoro) in cui ha parlato di riforma dell’assistenza territoriale, di quella ospedaliera, sviluppo del

Nel suo intervento, il ministro ha dichiarato: “Le farmacie, con la loro capillare diffusione su tutto il territorio nazionale (anche nelle aree rurali e disagiate), rappresentano un punto di riferimento per la collettività e per il servizio sanitario nazionale, costituendo spesso il presidio sanitario più prossimo per i cittadini. Nel corso della gestione della fase pandemica, le farmacie hanno garantito un indispensabile servizio a tutela del diritto alla salute dei cittadini. È mia intenzione sostenere e promuovere ogni iniziativa che, in modo sistematico e a regime, possa consentire alle farmacie di erogare i servizi da mettere a disposizione del pubblico, in modo che tutta la popolazione possa trovare una prima risposta alle proprie domande di salute. In tale direzione va vista la disposizione di cui all’articolo 95 del Ddl bilancio per il 2023, ma ritengo che ormai i tempi siano maturi per rivedere a regime il sistema di remunerazione delle farmacie e dell’intera filiera, che da anni deve essere aggiornato”. Il ministro ha parlato di Riforma dell’assistenza territoriale nell’ambito del PNRR, precisando la sua intenzione di “farsi carico” del “finanziamento dei costi di funzionamento dei nuovi servizi da realizzare (ospedali potenziati, assistenza domiciliare estesa, case e ospedali della comunità)” e ha ribadito l'”impegno ad ottenere garanzia sulle coperture finanziarie, le quali, in ordine alla questione del personale, oltre a riguardare i vincoli finanziari e le regole sui tetti di spesa, consistono anche nel reperire le adeguate professionalità, la strumentazione e il ruolo dei medici dell’assistenza primaria con riferimento alle Case della comunità”. Sull’organizzazione dell’assistenza ospedaliera ha dichiarato di “avviare un approfondimento con specifico riferimento agli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi”

Schillaci punta anche sulla digitalizzazione dei sistemi sanitarie richiama l’investimento proposto nel PNRR per il potenziamento del Fascicolo Sanitario Elettronico per realizzare l’evoluzione, il completamento e la diffusione del FSE, perché possa realmente diventare: omogeneo a livello nazionale; punto di accesso per gli assistiti per la fruizione di servizi essenziali forniti dal SSN; base dati per i professionisti sanitari contenente informazioni cliniche omogenee che includeranno l’intera storia clinica del paziente; strumento per le regioni/asl che potranno utilizzare le informazioni cliniche del FSE per effettuare analisi di dati clinici e migliorare la prestazione dei servizi sanitari”. Nelle linee ministeriali è incluso anche il tema degli enti vigilati che “richiede periodici interventi di adeguamento delle relative strutture alle esigenze e all’evoluzione delle funzioni che gli stessi enti sono chiamati ad assolvere. Partendo da questo contesto, si può valutare ed apprezzare l’iniziativa di revisione dell’ordinamento dell’AIFA, la cui organizzazione risale a circa 20 anni fa, per cui era ormai maturo il tempo per intervenire e sanare l’anomalia di sistema che vedeva il Presidente dell’Agenzia privo dei poteri di rappresentanza legale dell’ente. Seguiranno altri interventi finalizzati ad attuare in maniera più organica una revisione del panorama degli altri enti vigilati”.

Il ministro ha anche parlato della carenza dei medici e al riguardo ha affermato il suo impegno “finalizzato alla rivalutazione del trattamento economico di chi opera nel SSN” con la norma inserita in legge di bilancio (art. 93). “Il mio prossimo impegno – ha aggiunto – sarà volto ad anticiparne la decorrenza al 2023 e lavorare con le Regioni al fine di poter destinare, non appena sarà possibile, un maggior finanziamento per retribuire meglio gli operatori sanitari. Ciò anche al fine di rendere maggiormente attrattivo il servizio prestato nel SSN. I professionisti del SSN si trovano oggi ad operare in un contesto sempre più difficile. Infatti, il reiterarsi negli ultimi anni delle manovre finanziarie di contenimento della spesa, ed in particolare dei vincoli assunzionali, evidenti soprattutto nelle regioni in piano di rientro, ha finito per determinare nel tempo una grave carenza di personale che, unita ad un crescente innalzamento della relativa età media, ha portato inevitabilmente ad un forte deterioramento delle condizioni di lavoro, rendendo sempre più difficile assicurare la qualità dell’assistenza e la sicurezza delle cure. È fondamentale assicurare le necessarie risorse al sistema, per restituire la giusta serenità a tutti i professionisti che ogni giorno lavorano con dedizione ed impegno, talvolta in sedi disagiate e rischiose, migliorandone progressivamente le condizioni di lavoro, anche al fine di ridurre le condizioni di rischio che favoriscono, in particolare nei servizi maggiormente critici, persino l’emergere di episodi di violenza in danno degli operatori sanitari.

Tra gli altri temi affrontati dal ministro anche le liste di attesa, i livelli essenziali di assistenza (LEA) e decreto tariffe, la presa in carico e l’assistenza per i cittadini affetti da malattie rare, cure palliative e terapia del dolore, il piano nazionale di contrasto all’antibiotico resistenza, il Piano nazionale di prevenzione vaccinale – Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu) 2021-2023, il Piano nazionale oncologico, Fondo sanitario nazionale, Ricerca sanitaria, Sperimentazione medicinali – Comitati etici Riforma degli IRCCS

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