Equo compenso: parte l’iter del ddl al Senato, domani le audizioni
Ordini, Casse e sindacati professionali sul testo varato dalla Camera
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Il disegno di legge per rafforzare il principio dell’equo compenso per i liberi professionisti nei rapporti con la clientela pubblica e privata (introdotto nel nostro ordinamento grazie ad una legge del 2017, non sempre correttamente applicata) sta per cominciare il suo percorso al Senato, dopo aver incassato in prima lettura l’approvazione, il 13 ottobre scorso, dell’Aula della Camera: domattina, infatti, nella Commissione Giustizia di palazzo Madama, si terranno le audizioni dei massimi rappresentanti del mondo del lavoro autonomo.
A partire dalle 9, infatti, verranno ascoltati, tra gli altri, il presidente dell’Adepp (l’Associazione delle Casse di previdenza private) Alberto Oliveti e la numero uno del Cup (Comitato unitario delle professioni) Marina Calderone, il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella, quello dell’Aiga (l’Associazione dei giovani avvocati) Francesco Paolo Perchinunno ed il vertice di Confcommercio professioni Anna Rita Fioroni.
Il disegno di legge, prima firmataria la leader di FdI Giorgia Meloni, unisce altre iniziative siglate dal centrodestra (Lega e Fi) ed è passato con 251 voti a favore, nessun contrario e 9 astenuti (i parlamentari di Leu, che hanno auspicato miglioramenti in seconda lettura, al Senato).
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