Confprofessioni a Stati generali, 'i 600 euro? Un palliativo'
Stella, '500.000 lavoratori indipendenti rischiano l'estinzione'
Il ‘bonus’ da 600 euro del decreto Cura Italia? Un “palliativo”, che “rappresenta la punta dell’iceberg di una crisi spaventosa che trova ulteriori conferme nella sospensione delle attività professionali, con oltre il 50% di lavoratori autonomi bloccati dal lockdown”, mentre “in un contesto economico gravemente compromesso dalla crisi innescata dall’emergenza Coronavirus, oltre 500.000 lavoratori indipendenti saranno espulsi dal mercato e saranno proprio i più giovani a subire le conseguenze più dolorose di una crisi che nei primi due mesi di pandemia ne ha già lasciati sul campo circa 190.000”. E’ l’allarme del presidente di Confprofessioni Gaetano Stella, che verrà ascoltato oggi pomeriggio nel corso degli Stati generali dell’economia, voluti dal governo, a Villa Pamphilj, nella Capitale. E sono “pesanti anche le ripercussioni per i dipendenti delle attività professionali e dei servizi alle imprese. Ad aprile, l’Inps ha autorizzato 8,3 milioni di ore solamente di Cig in deroga, che corrispondono a circa 52.000 lavoratori a zero ore”, incalza.
Per “contribuire ad arginare gli effetti della pandemia sulle attività professionali, Confprofessioni ha varato ad aprile, attraverso il proprio sistema, un piano di emergenza da 8 milioni che ha garantito interventi a sostegno al reddito per i dipendenti degli studi professionali, una articolata rete di tutele sanitarie e socio-sanitarie con una dote iniziale di 3 milioni destinati a professionisti e lavoratori, insieme a un programma da 15 milioni per assicurare liquidità ai liberi professionisti colpiti dalla crisi”, si legge nella nota.
Altre Notizie della sezione
Perplessità dei sindacati dei commercialisti sul nuovo codice deontologico
27 Marzo 2024In particolare sulla sua frettolosa approvazione.
Le misure del governo per incentivare il rientro dei medici in Italia
25 Marzo 2024Sono quasi 40mila i professionisti che hanno lasciato il nostro Paese negli ultimi cinque anni, attratti da migliori condizioni lavorative e stipendi più elevati.
Specializzandi in piazza per essere riconosciuti
25 Marzo 2024La protesta di chi garantisce, assieme ai medici, il diritto alla salute ma con poche tutele retributive e previdenziali.