Anno: XXV - Numero 72    
Venerdì 26 Aprile 2024 ore 13:00
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Assemblea dei Presidenti provinciali dell’Ordine dei Consulenti.

Dirigenti nazionali e territoriali di Categoria riuniti a Roma il 21 e 22 novembre

Assemblea dei Presidenti provinciali dell’Ordine dei Consulenti.

Il Segretario del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Giovanni Marcantonio, si è soffermato assieme all’avvocato Rafaele Sanna Randaccio sui temi legati alla semplificazione degli adempimenti in capo ai Consigli Provinciali, ai sensi delle novità introdotte dalla legge n. 112/2023. “L’emendamento inserito nel Decreto Pa2, convertito in legge ad agosto, ha introdotto una forte innovazione per ciò che riguarda il Testo unico sul pubblico impiego (D.Lgs. n. 165/2001) e la collocazione degli Ordini professionali all’interno dello stesso” ha affermato Marcantonio facendo riferimento alle “peculiarità” riguardanti gli stessi Ordini, come “l’autonomia regolamentare patrimoniale e finanziaria” che permette loro di “non gravare sulla finanza pubblica”. Gli Ordini, essendo “Enti pubblici non economici a carattere associativo” e dotati, per l’appunto, di peculiarità – ha spiegato il Segretario – possono evitare di far fronte ad alcuni adempimenti, alla luce di quanto disposto dal Decreto. La vera innovazione consiste nell’aver introdotto “un precetto normativo secondo il quale ogni disposizione diretta ad Amministrazioni Pubbliche non si applica agli Ordini professionali salvo che la legge non lo preveda espressamente”. “Una modifica storica”, ha chiosato Marcantonio in conclusione del suo intervento. Come precisato, invece, da Sanna Randaccio “questa inversione di tendenza sancita dal Decreto è fondamentale perché ha un effetto immediato. Tanti, infatti, sono gli adempimenti che scompaiono per la prima volta dal radar dei Consigli Provinciali”. E ha aggiunto: “Gli Ordini sono sì Enti pubblici, ma di carattere associativo e con delle peculiarità. E, inoltre, gestiscono gli interessi pubblici degli iscritti. Ecco perché hanno diritto ad un trattamento derogatorio”. Tra gli adempimenti interessati dalla modifica dell’emendamento al Decreto Pa2, anche quello relativo al Piano integrato di attività e organizzazione (Piao) che “come strumento diverso dal semplice piano triennale anticorruzione, non sarà più un obbligo in capo ai Cpo”, ha evidenziato l’avvocato. Restano fermi, invece, gli adempimenti relativi ad anticorruzione e trasparenza (c.d. whistleblowing) e quelli riguardanti la pubblicità istituzionale.

Ad intervenire in Assemblea anche Giuseppe Buscema, membro del Collegio dei Revisori dei Conti del Cno, per soffermarsi sull’importanza della formazione e dell’aggiornamento professionale che consente di restare al passo coi tempi ed essere in grado di cogliere opportunità lavorative attraverso nuove specializzazioni. Ad esempio come quella offerta dal corso di formazione on demand “Crisi di impresa e dell’insolvenza sviluppato ai sensi dell’art. 356, comma II C.C.I.I.”, organizzato dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, in collaborazione con l’Università Iul e l’Associazione Nazionale “I Diritti del Debitore”, e rivolto a Consulenti del Lavoro, avvocati e commercialisti che intendono iscriversi all’Albo dei Gestori della Crisi d’Impresa per operare ai sensi dell’art 356 del Codice della Crisi di Impresa (CCII) e acquisire incarichi diretti dai Tribunali. Buscema ha ricordato che al primo corso, della durata di 40 ore, seguirà un secondo corso di 200 ore finalizzato a creare i Gestori della Crisi da Sovraindebitamento, ai sensi del DM 202/2014, che permetterà di operare all’interno degli Organismi di Composizione della Crisi (Occ). Percorsi formativi che prevedono la possibilità, per chi ne faccia richiesta, di prendere parti a tirocini della durata di sei mesi presso uno degli Occ operativi all’interno dell’Associazione. Nuove opportunità lavorative – ha aggiunto Buscema – si possono cogliere anche con la riforma del lavoro sportivo: settore che ha suscitato “un interesse collettivo”. I profili per i Consulenti del Lavoro sono numerosi, ma è necessario formarsi sulla materia per non cadere nella trappola che sia “sufficiente inoltrare una Comunicazione obbligatoria attraverso il Ras” ( Registro Nazionale per le Attività Sportive).

A prendere la parola, poi, il Tesoriere Cno, Stefano Sassara, per presentare il Bilancio preventivo 2024 del Consiglio Nazionale dell’Ordine, che verrà approvato il prossimo 19 dicembre. Nell’intervento ha illustrato le dotazioni finanziarie delle due Fondazioni e dell’Organismo di mediazione civile e commerciale, il totale delle spese per la gestione della sede del Consiglio, i costi di struttura e le attività organizzate in favore dei Consigli Provinciali e degli iscritti. Nella seconda parte del suo intervento, Sassara si è soffermato sul tema dell’antiriciclaggio illustrando le osservazioni e le proposte di modifica presentate dal CNO nell’ambito dell’interlocuzione avviata con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il Consiglio, in particolare, ha richiesto un intervento tempestivo sull’apparato sanzionatorio per renderlo più proporzionato al “soggetto obbligato” libero professionista, ma anche la possibilità di accedere ai decreti sanzionatori e alle sentenze sui ricorsi emessi dal Mef negli ultimi anni. Tra le altre proposte presentate al Ministero anche la possibilità di incentivare attività di compliance dei singoli studi professionali, l’adattamento degli indici di anomalia agli studi, nonché la responsabilità di società, persone giuridiche e trust per la comunicazione di titolarità effettiva.

Il Vicepresidente della Fondazione Consulenti per il Lavoro, Luca Paone, ha aperto la seconda giornata di lavori dell’Assemblea dei Consigli Provinciali dell’Ordine, soffermandosi sull’importanza del ruolo della Fondazione Lavoro alla luce delle novità normative introdotte dalla Legge n. 85/2023. “Abbiamo raccolto la sfida del nuovo mercato che ha cambiato filosofia, grazie all’introduzione del nuovo dispositivo normativo, dove gli operatori del mercato e della formazione sono interconnessi tra loro”, ha chiarito Paone, sottolineando anche l’importante ruolo dei 2500 Consulenti delegati che hanno accesso alla Piattaforma SIISL e sono operativi nel sistema di riaccompagnamento al lavoro dei soggetti occupabili. “La Fondazione si sta impegnando in questo nuovo sistema per far sì che le politiche attive portino davvero accompagnamento al lavoro. Sono attività complesse, ma dobbiamo avere colleghi pronti e preparati”, ha esortato il Vicepresidente, annunciando attività informative e formative sul tema. Infine, Paone ha ricordato il contributo della Fondazione Lavoro nella gestione e sottoscrizione di due importanti Protocolli: “Riscopriamo talenti”, che vede la Categoria impegnata, insieme all’Inps e alla Caritas, nel supportare i soggetti in stato di disoccupazione o di esclusione sociale attraverso politiche locali e nazionali, e il Protocollo siglato tra Cno e Fondazione Doppia Difesa Onlus per avviare progetti di politiche attive per favorire l’occupazione delle vittime di violenza. Per questi progetti, la Fondazione ha assunto l’incarico rispettivamente di formare gli operatori che supportano i soggetti fragili e di riaccompagnare al lavoro le donne vittime di violenza.

“Abbiamo raggiunto un risultato importante come Associazione Nazionale Giovani Consulenti del Lavoro: abbiamo portato i valori della nostra Categoria fuori dai confini italiani. Sabato scorso, infatti, siamo stati al Salone dello studente di Nizza, dopo aver partecipato ai Saloni di Genova, Lecco, Como. E domani saremo a Napoli per diffondere e promuovere la cultura della legalità e dell’etica del lavoro”. Così Elisa Paolieri, Presidente dell’Associazione Nazionale Giovani Consulenti del Lavoro, intervenendo dal podio dell’Auditorium per ricordare l’attività di orientamento alla professione intrapresa nelle scuole e nelle Università dopo la pausa estiva. Tra gli eventi degni di nota, secondo la Paolieri, anche la sottoscrizione del protocollo dell’11 novembre scorso con il Comitato Organizzatore delle Universiadi 2025 a Torino, con il quale i Consulenti del Lavoro – tramite il videogioco “GenL” – si fanno ambasciatori dei principi della legalità e del lavoro etico nel mondo dello sport universitario.

A seguire l’intervento del Vicepresidente Cno, Luca De Compadri, sul tema riguardante la natura degli Ordini professionali, regolamentata dal DPR 137/2012, e la centralità del sistema ordinistico nel mondo delle professioni. Nel ricordare l’importanza di tutelare il titolo professionale e la riserva di legge riconosciuta dalla Legge n.12/79, il Vicepresidente ha invitato i Dirigenti provinciali a segnalare tutte le attività di concorrenza sleale e i fenomeni di abusivismo professionale riscontrati nei territori in un’ottica di collaborazione e rispetto delle leggi. Un altro aspetto che il Consiglio Nazionale e i CPO devono attenzionare è la cura del tirocinio per l’accesso alla professione. “Dobbiamo agevolare il più possibile l’ingresso dei giovani nella nostra Categoria, che deve rimanere libera e autonoma. Per fare ciò, il Consiglio Nazionale e i Consigli Provinciali devono impegnarsi maggiormente per favorire il dialogo, il confronto e la dialettica”, ha affermato il Vicepresidente.

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