UN AMMORTIZZATORE SOCIALE UNICO PER LE CRISI FUTURE
Sul Sole 24 Ore la Presidente Calderone sottolinea la necessità di uno strumento privo di formalismi procedurali
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Sarebbe bastato un ammortizzatore sociale unico per garantire in tempi celeri e con procedure semplificate misure di sostegno al reddito dei lavoratori adeguate a fronteggiare gli effetti che l’emergenza pandemica sta producendo sul tessuto economico e sociale del nostro Paese. A ribadirlo la Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, nell’editoriale pubblicato oggi su “Il Sole 24 Ore”, in cui fa una lucida analisi sull’esperienza emergenziale e sulle modifiche normative apportate dalla legge di Bilancio 2022 al sistema degli ammortizzatori sociali. L’estensione delle tutele, secondo la Presidente, porterà vantaggi che saranno differiti nel tempo, ma al tempo stesso presenterà il conto ai datori di lavoro del conseguente aumento del costo del lavoro. “Oneri aggiuntivi certi e immediati” che si sarebbero potuti evitare con un’introduzione graduale delle nuove contribuzioni. La Presidente ribadisce, poi, le soluzioni suggerite dalla Categoria fin dall’inizio della pandemia, come la “previsione di sussidi il cui accesso sia semplice, sgombrato da termini e adempimenti” e il superamento dell’ “equivoco della compatibilità degli ammortizzatori sociali ordinari con le esigenze, oggettivamente straordinarie, di una crisi economica causata dalla pandemia”. L’auspicio è che la proposta di adottare un ammortizzatore sociale unico sia presa in considerazione per fronteggiare ulteriori situazioni di emergenza.
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