Anno: XXV - Numero 57    
Venerdì 19 Aprile 2024 ore 13:00
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RIFORMARE LE PROFESSIONI ORDINISTICHE

La crisi economica che ha colpito il nostro Paese ed il mondo intero, segnando in modo significativo il momento storico, impone una riflessione su tutte le categorie e più in generale sul mercato del lavoro e dei servizi professionali.

RIFORMARE LE PROFESSIONI ORDINISTICHE

È  ormai evidente la necessità di implementare una riforma strutturale di Sistema, adattandola ai cambiamenti e alle trasformazioni anche attraverso l’incoraggiamento di nuovi modelli organizzativi che dovranno fondarsi sulle aggregazioni, la multidisciplinarietà e lo sviluppo di competenze trasversali, fondamentali per il raggiungimento di un reale benessere collettivo.

Il protrarsi delle condizioni di difficoltà, impone di individuare soluzioni durature e correttivi per scongiurare gli effetti della crisi e una inversione di prassi non pidelu’ funzionali e ormai anacronistiche, frutto di stereotipi consolidati e lontani dalla realtà che stiamo vivendo.

Oggi più che mai è infatti essenziale procedere ad una riforma delle professioni ordinistiche, introducendo misure volte al sostegno delle categorie più fragili e prevedendo azioni mirate allo sviluppo delle competenze e delle conoscenze delle nuove generazioni di professionisti che devono confrontarsi e affermarsi in un mercato del lavoro sempre più competitivo e globalizzato.

L’impegno inderogabile è quello di investire sulle donne e potenziare la formazione, attraverso la valorizzazione delle Soft Skills, il riconoscimento del merito, nonché la creazione di sinergie e di un effettivo network tra ordini, Regioni, enti locali, pubblici e/o privati e Stato Centrale.

Insieme all’aggregazione e alla multidisciplinarietà, è indispensabile da un lato assicurare la specializzazione Hard-Skills e dall’altro lato, sostenere la vocazione del libero professionista di prestare e offrire la propria attività intellettuale.

Tutto ciò produrrebbe significative ricadute su tutto il sistema e sul tessuto produttivo con il contestuale miglioramento anche dei rapporti con la Pubblica Amministrazione che oggi si scontra con le sfide poste dalla digitalizzazione che – se effettivamente implementata- porterebbe al raggiungimento degli obiettivi della semplificazione e della sburocratizzazione.

In questo senso, nell’ambito del programma “Next Generation UE”, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr con una dotazione pari a 235.14 miliardi) potrebbe rappresentare il volano della crescita e un’opportunità che non possiamo farci sfuggire se veramente puntiamo a un Paese che sia più equo, sostenibile e inclusivo.

I fondi stanziati nel Pnrr sono innanzitutto una sfida culturale, siano essi una reale opportunità finalizzata a soddisfare concretamente le aspirazioni professionali e la realizzazione personale sempre nel rispetto delle proprie attitudini ed inclinazioni.

La professione forense con la pandemia ha subito un rallentamento con ripercussioni sulla produttività e sul reddito, ponendo il professionista dinanzi all’obbligo di modificare modelli “tradizionali” esercitando in maniera innovativa la ben nota “professione Intellettuale” adattandola ai mutamenti repentini e imprevedibili.

La pandemia non ha fatto altro che accelerare il cambiamento ed evidenziare la necessità di scardinare vecchi canoni poiché come insegnava Einstein “nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità”.

In tempo di resilienza dobbiamo riorganizzare la professione con positività, aprendoci alle opportunità che paradossalmente ci sono state offerte dalla crisi, senza mai perdere di vista la passione, la dedizione e la vocazione alla base della scelta consapevole e responsabile di esercitare la professione forense.

Cassa Forense ha anticipato le riflessioni e l’analisi dei bisogni e, ancor prima che se ne manifestasse la necessità, ha istituito la Commissione laboratorio Europa al fine di implementare e potenziare il dialogo dell’Avvocatura con le Istituzioni Regionali, Nazionali ed Europee.

La Commissione EuropaLab, in linea con le 6 mission individuate nel PNRR e soprattutto con i nuovi obiettivi tematici alla base della “Programmazione Europea 2021-2027” che prevede possibilità e risorse a favore delle categorie professionali – tra cui quella forense – porrà in essere iniziative volte a creare rete tra gli Ordini, regioni ed enti anche grazie alla diffusione nella sezione dedicata del sito istituzionale di CF, i bandi regionali e Europei di interesse per lo sviluppo e la formazione della professione forense, al fine di consentire un reale incremento reddituale, garantire una crescita effettiva e duratura, e creare le piene condizioni per lo sviluppo produttivo e professionale

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