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Prescrizione, Renzi attacca Orlando risponde

Orlando: non rimettere in gioco Salvini; Renzi dice 'li fermeremo in un modo o in un altro'

Prescrizione, Renzi attacca Orlando risponde

Ancora tensioni nella maggioranza sulla riforma della prescrizione. L’ex Ministro della Giustizia Orlando, intervistato oggi in Circo Massimo su Radio Capital, risponde così alle parole di Matteo Renzi sul tema dello stop alla prescrizione. “Noi non vogliamo che si rimetta in gioco Salvini e che si ricostruiscano alleanze trasversali. Possiamo arrivare a una modifica della norma senza dare vantaggi alla destra e la patente di garantismo a chi non la merita”.

 

“C’è l’accordo sull’obiettivo, modificare la norma sulla prescrizione ma non siamo d’accordo sul modo”, dice ancora il vicesegretario del Pd. “Non so se quando si voterà la proposta Costa che cancella la riforma Bonafede ci sarà la crisi di governo, nel caso Renzi votasse con le opposizioni. So che sarebbe dare una bandiera alla destra, dando tra l’altro una patente di garantismo a forze politiche che hanno fatto fare passi indietro all’ordinamento giuridico sul tema dei diritti”.

 

“Noi vogliamo un contrappeso nel processo – spiega – se la norma resta così o viene parzialmente modificata in base alle indicazioni che sono emerse finora, allora poi bisogna fare in modo tale che nel processo ci sia una definizione dei tempi certi. Un imputato deve sapere che un processo si deve tenere entro tempi tassativi nel momento in cui c’è l’interruzione della prescrizione”, spiega Orlando.

Quando gli si chiede allora se la mediazione di Italia Viva con la moratoria di un anno sia quella giusta per arrivare alla definizione di questi contrappesi Orlando risponde che “si fa finta di non capirsi, perché la moratoria l’abbiamo proposta mesi fa ma i nostri alleati l’hanno rigettata e non so se è giusto riproporre una cosa che i 5 stelle hanno già rifiutato. Non sarebbe la giusta mediazione ma sarebbe un ricominciare da capo. Quello che serve ora è incontrarci, si definiscano i contrappesi ma si deve fare in fretta”.

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