EQUO COMPENSO, VIA ALL’OSSERVATORIO.
Vigilerà sull'applicazione della legge sui servizi professionali.

Osservatorio nazionale sull’equo compenso ai nastri di partenza: con la firma del ministro della Giustizia Carlo Nordio sul decreto che lo istituisce, infatti, è pronto ad iniziare i lavori l’organismo che dovrà vigilare sull’osservanza delle norme sulla giusta remunerazione dei liberi professionisti (in vigore dal maggio dello scorso anno, ndr).
Nelle ultime ore è giunta ai componenti la lettera di nomina da via Arenula: a presiedere l’Osservatorio, si legge nel testo, sarà il vice capo di gabinetto del titolare del dicastero Francesco Comparone e, oltre ad altre figure di nomina ministeriale (della Giustizia e del Lavoro), a farne parte saranno i rappresentanti di tutti i Consigli nazionali degli Ordini mentre, per il segmento dei lavoratori autonomi riuniti in associazioni (indicati dal ministero delle Imprese e del made in Italy), parteciperanno esponenti di Confcommercio professioni, di AssoProfessioni, del Colap e delle organizzazioni dei temporary manager (Leading network) e degli artisti di concerti e spettacoli (Ariacs).
Ai membri dell’organismo “non spetta alcun compenso, gettone di presenza, rimborso di spese, o altro emolumento”, recita l’articolo della legge che lo istituisce.
È costituito ufficialmente, con decreto del ministro della Giustizia, l’Osservatorio nazionale sull’equo compenso, con il compito di vigilare sull’osservanza delle disposizioni normative.
La legge 49/2023 sull’equo compenso, prevede che dell’osservatorio facciano parte anche gli ordini professionali, per adottare disposizioni deontologiche che vincolino il professionista alla stipula di preventivi congruenti con l’equità delle prestazioni impedendo pratiche di concorrenza sleale tra colleghi e fornire, su richiesta, pareri di congruità su compensi ed onorari, che possono costituire titolo esecutivo nei confronti del committente.
L’Osservatorio si riunisce di regola mediante collegamento da remoto e ai suoi componenti non spetta alcun compenso, gettone di presenza, rimborso di spese o altro emolumento denominato e a qualsiasi titolo dovuto.
OSSERVATORIO SULL’EQUO COMPENSO: A QUESTO LINK IL DECRETO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
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