CONFPROFESSIONI BACCHETTA IL GOVERNO
Non è accettabile testi scritti senza sentire le associazioni.
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Contestata “l’esclusione delle associazioni professionali dal percorso di stesura delle riforme.
Confprofessioni, nel corso dell’incontro governativo di ieri a Palazzo Chigi con le parti sociali sulla legge di Bilancio, ha colto l’occasione per contestare “l’esclusione delle associazioni professionali dal percorso di stesura delle riforme”, ossia i disegni di legge delega per la riorganizzazione di vari ordinamenti varati nei Consigli dei ministri dell’inizio del mese di settembre e trasmessi da poco alle Camere per l’esame.
“Non è accettabile che provvedimenti così rilevanti siano scritti senza il coinvolgimento delle associazioni che hanno la rappresentanza dei professionisti”, ha affermato la componente della giunta della Confederazione Paola Fiorillo, chiedendo “una riforma organica e coordinata, che valorizzi l’autonomia e favorisca l’accesso dei giovani”.
Infine, ha ribadito il rischio di frammentazione normativa: “Quattro leggi delega scollegate rischiano di generare disparità e frammentare un quadro normativo che, invece, dovrebbe essere razionalizzato e semplificato, con la puntuale individuazione delle riserve di legge, a tutela della competenza dei professionisti e clientela.
Serve un quadro unico e coerente, che costruisca condivisione e crescita per l’intero Paese”, ha concluso l’esponente di Confprofessioni.
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