Riforma dell’esame di Stato per avvocati
Come cambiano le regole e cosa aspettarsi nel 2025.
In evidenza

Il percorso di accesso alla professione forense è di nuovo al centro dell’agenda politica: scopriamo quali sono gli scenari futuri dopo la riforma dell’esame di Stato per avvocati a partire dal 2025.
Dopo anni di modifiche temporanee e proroghe legate all’emergenza sanitaria per la pandemia da Covid-19, il governo ha approvato un disegno di legge delega che ridisegna in modo strutturale le modalità dell’esame di Stato e introduce novità anche per la formazione continua degli avvocati.
Se fino ad oggi i candidati hanno dovuto confrontarsi con un sistema provvisorio – una sola prova scritta seguita dall’orale – il nuovo impianto normativo prevede un ritorno a un modello più articolato, pensato per valutare in modo approfondito le competenze tecniche e pratiche dei futuri professionisti.
Cosa prevede il nuovo disegno di legge di riforma dell’esame di Stato per avvocati 2025
Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri stabilisce che l’esame di abilitazione dovrà svolgersi una volta all’anno e sarà composto da due prove scritte e un colloquio orale.
Lo scritto sarà diviso in due parti: la redazione di un parere motivato e la stesura di un atto giudiziario, con possibilità di scegliere tra diritto privato, penale o amministrativo.
La prova orale, invece, sarà incentrata sulla discussione degli elaborati e sull’analisi di un caso pratico, con domande che spazieranno dal diritto sostanziale al diritto processuale, senza trascurare deontologia e ordinamento forense.
Accanto a queste materie obbligatorie, ogni candidato dovrà selezionare due discipline aggiuntive tra quelle indicate dal legislatore (ad esempio diritto commerciale, diritto costituzionale, diritto ecclesiastico o diritto dell’Unione europea).
Le regole in vigore per l’esame 2025
Intanto, l’esame del prossimo dicembre seguirà ancora la disciplina transitoria prevista dal decreto Milleproroghe 2025. In pratica, anche quest’anno i candidati sosterranno una sola prova scritta e la successiva discussione orale, come già avvenuto nelle ultime sessioni.
La domanda di ammissione potrà essere inoltrata esclusivamente online, attraverso il portale del Ministero della Giustizia, dall’1 ottobre all’11 novembre 2025. L’accesso sarà consentito tramite credenziali SPID, CIE o CNS. La data di svolgimento della prima prova è fissata alle ore 9:00 dell’11 dicembre 2025, presso le sedi individuate dal Ministero.
Perché questa riforma è importante
Per i praticanti avvocati si apre quindi una fase di transizione: il 2025 si svolgerà ancora con modalità semplificate, ma dal momento in cui entreranno in vigore i decreti attuativi sarà necessario prepararsi a un esame di Stato più strutturato, in grado di testare non solo le conoscenze teoriche, ma anche la capacità di redazione degli atti processuali.
Altre Notizie della sezione

I penalisti accusano i magistrati di collateralismo con Pd e Cgil.
11 Settembre 2025Parodi replica: «La riforma indebolisce l’indipendenza»

Riforma forense, tutte le novità in arrivo
11 Settembre 2025Il Consiglio dei ministri ha approvato il Ddl per la riforma dell’ordinamento forense, affidando al Governo la revisione organica della professione.

La monocommittenza forense tra riforma e giurisprudenza
10 Settembre 2025La delega legislativa apre alla collaborazione esclusiva negli studi legali, ma i margini di indeterminatezza rischiano di sovrapporsi alla subordinazione, con inevitabili tensioni rispetto ai principi costituzionali e all’orientamento consolidato della Cassazione.