Pronto il progetto riforma della professione forense.
Lo ha detto Francesco Greco, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, a Largo Chigi, il format in onda su Urania Tv.
In evidenza

“Con il Consiglio Nazionale Forense abbiamo completato un progetto organico di riforma della professione forense. Tra le novità, l’introduzione della formazione permanente obbligatoria per tutti gli avvocati e non solo per quelli con meno di 25 anni di esercizio. Sul piano deontologico, proponiamo una semplificazione delle procedure, affinché i procedimenti disciplinari giungano a conclusione in tempi più rapidi a beneficio anche dei cittadini.
Per quanto riguarda la responsabilità civile, riteniamo necessario definire con chiarezza i principi applicabili: in ogni controversia esistono due parti e non può essere automaticamente imputata una responsabilità all’avvocato solo per il mancato raggiungimento del risultato giuridico. Infine, esprimiamo perplessità sulla possibilità che il compenso dell’avvocato sia legato all’esito della causa. In passato c’erano le tariffe, poi abolite dal decreto Bersani. Ma il compenso professionale deve comunque essere agganciato ai parametri. Nella nostra proposta di riforma prevediamo anche che il compenso, al raggiungimento degli obiettivi perseguiti, non superi il 20% del compenso massimo previsto dai parametri forensi, ponendo, quindi, un limite al patto di quota lite”.
Askanews
Altre Notizie della sezione

Giudici e Pm vanno differenziati”, lo diceva anche Giovanni Falcone
02 Settembre 2025Uno dei principali argomenti usati dai detrattori della riforma è che il magistrato antimafia non abbia mai propugnato la separazione. Falso. Lo fece pubblicamente due volte. In modo nettissimo.

La fragilità delle analisi di Francesca Albanese sulla questione israelo-palestinese
01 Settembre 2025Le tesi della relatrice speciale delle Nazioni Unite si fondano su fonti parziali e omissioni rilevanti, rivelando i tanti punti deboli di un incarico che dovrebbe esigere imparzialità e precisione.

La toga smarrita
01 Settembre 2025Il Consiglio Nazionale Forense dà la parola a Francesca Albanese, ma dimentica il contraddittorio: così la massima istituzione degli avvocati italiani si trasforma in megafono di una tesi unilaterale, scambiando l’attivismo per diritto.