Negoziazione assistita per le coppie di fatto .
Come funziona questo efficace strumento di risoluzione e composizione preventiva delle crisi familiari, che dal 2022 è stato potenziato ed esteso ai conviventi
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La famiglia è, o dovrebbe essere, un luogo di affetti, solidarietà reciproca e comunione di intenti fra i suoi membri. E questo vale non soltanto per i coniugi uniti in matrimonio, ma anche per le moderne coppie di fatto. Purtroppo le cose non vanno sempre nel verso giusto e molte crisi familiari esplodono lasciando pesanti strascichi. Per le coppie sposate – con o senza figli – quando l’unione fallisce e finisce la via consueta è quella della separazione e del divorzio; il modo migliore per regolare i rapporti è quello di mettersi d’accordo e trovare un’intesa soddisfacente per entrambi i coniugi, senza andare in tribunale su fronti contrapposti. Uno degli metodi più efficaci per arrivare a questo risultato è la negoziazione assistita dai rispettivi avvocati delle parti che, insieme ai loro clienti, si incontrano per risolvere in modo bonario i contrasti di coppia. Se ci riescono, formalizzano l’accordo in un atto scritto che diventa vincolante e dovrà essere rispettato.
Adesso questo strumento è stato potenziato: dal 22 giugno 2022 è possibile la negoziazione assistita per le coppie di fatto. Lo prevede la riforma del processo civile, estendendo un istituto che esiste dal 2014 e che finora ha dato risultati molto positivi: secondo i dati del Consiglio Nazionale Forense, più dell’80% delle controversie familiari viene risolto con la negoziazione assistita anziché con altri strumenti conciliativi, come la mediazione.
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