L’ordine degli avvocati di Trani abbandona per protesta l’Unione degli ordini pugliesi
Saltata la rappresentanza delle toghe tranesi. Il presidente Bertolino: «C’era un accordo non scritto che ci garantiva, ma sono venuti meno a questa prassi»
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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trani ha abbandonato, in segno di protesta l’Unione regionale degli Ordini pugliesi, dopo avere perso la propria rappresentanza al suo interno. La decisione è stata ratificata nel corso dell’ultima seduta del Consiglio dell’avvocatura tranese. «Abbiamo preso questa decisione – spiega il presidente dell’ordine di Trani, Tullio Bertolino – dopo il gravissimo sgarbo istituzionale perpetrato ai danni dell’avvocatura tranese in occasione delle scelte fatte in merito alla rappresentanza nell’organismo congressuale forense». Bertolino fa riferimento a un «accordo non scritto» sulla base del quale il distretto di Bari, Foggia e Trani avrebbe deciso di essere rappresentato nell’organismo congressuale forense da un esponente dell’avvocatura di Bari e uno di Trani.
«Ebbene, venendo meno a quell’accordo non scritto ma lungamente osservato e basato sul buon senso e sul reciproco rispetto tra gli Ordini degli Avvocati del nostro Distretto – dice Bertolino – è stata decisa una diversa ripartizione delle cariche rappresentative all’interno dell’organo politico dell’Avvocatura italiana, senza aver minimamente né coinvolto, né interessato il Consiglio dell’Ordine di Trani». «Se il ruolo degli avvocati di Trani deve essere solo quello di ratificare decisioni prese altrove, senza alcun coinvolgimento, meglio restarne fuori», conclude Bertolino, il quale annuncia «immediate e irrevocabili dimissioni da consigliere tesoriere – segretario della medesima Unione regionale della Curie Pugliesi».
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