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Il Cnf scommette sulla formazione

Il coordinatore di Lab Giovani, Antonello Talerico: «I colleghi saranno al centro. Tutte le attività dei gruppi di lavoro dovranno avere una ricaduta positiva per la nostra professione».

Il Cnf scommette sulla formazione

Al via i lavori del progetto del Consiglio nazionale forense “Lab Avvocatura Giovane”. I delegati dei 140 Coa si sono dati appuntamento due giorni fa a Roma, presso la Pontificia Università della Santa Croce per programmare anche il calendario delle attività. Il progetto è coordinato dal consigliere del Cnf Antonello Talerico, avvocato del Foro di Catanzaro. La commissione dedicata alla giovane avvocatura, istituita da via del Governo Vecchio, è composta, oltre che da Talerico, da Aniello Cosimato (Cnf), Ettore Atzori ( Cnf), Francesco Pizzuto ( Cnf) e dagli avvocati Alessia Capretti ( Coa di Fermo), Maria Elena Ciani ( Coa Torino), Elisa Miccichè ( Coa Siracusa), Giuseppe Marino ( Coa Reggio Calabria), Federico Bocchini ( Coa Roma), Paolo Rossi ( Coa Bologna), Giulio Magliano ( Coa Cuneo), Luigi Bonacchi ( Coa Livorno) e Marco De Bonis.

Sono tanti i temi che “Lab Avvocatura Giovane” affronterà grazie alla creazione di specifici gruppi di lavoro ( se ne contano ben 13), tra i quali quelli dedicati ad Erasmus e fondi europei, deontologia e storia dell’avvocatura, diritto penale e ordinamento penitenziario, diritto civile, pari opportunità, diritti umani, patrocinio a spese dello Stato, difese d’ufficio, parametri e compensi, IA, processo telematico e diritto tributario.

«Gli oltre duecento avvocati coinvolti, appartenenti ai Coa di tutta Italia – spiega il consigliere Talerico -, verranno divisi in gruppi di lavoro e avranno il compito di raggiungere obiettivi specifici. Per far conoscere il più possibile le nostre attività è prevista anche l’organizzazione di convegni a tema, la realizzazione di pubblicazioni, la stesura di protocolli, la raccolta di dati per la statistica su talune attività giudiziarie, l’elaborazione di proposte di legge e- o di regolamento, il confronto sui temi centrali di politica forense e di politica giudiziaria. Verranno coinvolte le istituzioni dell’avvocatura e gli uffici giudiziari, con il supporto di esperti in varie discipline. Saranno inoltre attivati corsi di euro- progettazione e, più in generale, corsi di formazione tra cui alcuni dedicati alla psicologia forense e alle strategie difensive». Il coinvolgimento di tutti i Coa è volto ad alzare il livello delle iniziative connesse al progetto del Cnf. «In questo modo – sottolinea Talerico – i colleghi si sentiranno protagonisti. Tutte le attività dei gruppi di lavoro di “Lab Avvocatura Giovane” dovranno avere una ricaduta positiva per la nostra professione, dovranno essere utili nel nostro lavoro quotidiano non solo per i colleghi più giovani, dato che verranno coinvolti anche tutti quegli stakeholder funzionali alla partecipazione a bandi e fondi pubblici per finanziare alcuni progetti o per la istituzione di borse di studio. Altra finalità del progetto sarà quella di avvicinare sempre di più la base degli iscritti agli Ordini alle istituzioni forensi». Incentivare le esperienze negli altri Paesi europei è un tema particolarmente caro al Consiglio nazionale forense e al coordinatore del progetto. «Il nostro impegno – riflette l’avvocato Talerico – è rivolto all’accesso del progetto Erasmus per l’avvocatura per consentire tirocini e percorsi formativi all’estero presso studi legali e organismi giudiziari o ancora percorsi formativi in Italia presso aziende ed Enti».

La caratterista del “Lab” è il legame fortissimo con la professione forense. È imprescindibile. «Ci occuperemo, infatti – conclude –, di orientamento professionale, di compensi e di liquidazioni, con uno sguardo attento al patrocinio a spese dello Stato, all’intelligenza artificiale, alla deontologia e storia dell’avvocatura. Per avere un costante flusso di informazioni verranno aggiornate le pagine del sito internet che riguardano il progetto anche per consentire una maggiore pubblicità di tutti gli eventi ai quali potranno partecipare gli iscritti agli Ordini forensi. Verranno aperti anche appositi canali per la discussione e il confronto sui vari temi forensi e giudiziari. Per ogni comunicazione ed informazione sarà possibile scrivere all’indirizzo lab@consiglionazionaleforense.it».

Da Il Dubbio

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