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Giusto processo tra i banchi di scuola: il Coa di Bologna lancia il progetto

L’Ordine degli avvocati curerà un percorso formativo in sei moduli per promuovere la cultura dei diritti e l’educazione alla democrazia tra gli studenti di medie e superiori

Giusto processo tra i banchi di scuola: il Coa di Bologna lancia il progetto

L’Ordine degli avvocati di Bologna, presieduto dal professor Flavio Peccenini, ha avviato un progetto con il quale intende valorizzare nelle scuole del capoluogo emiliano, in collaborazione con l’Ufficio scolastico bolognese, l’educazione alla convivenza civile e alla legalità. L’offerta formativa riguarda le scuole secondarie di primo grado e le scuole secondarie superiori. Sono previsti interventi frontali, discussioni guidate e lavori di gruppo.

La Commissione Scuola e legalità del Coa di Bologna si è attivata per collaborare nella diffusione della cultura della legalità e dell’educazione alla democrazia per il pieno sviluppo della persona umana e dei diritti di cittadinanza. Il progetto intende dare attuazione alle garanzie costituzionali in un’ottica coerente con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, approvata dall’Assemblea Onu, per costruire società pacifiche che rispettino i diritti umani, i principi di eguaglianza, e porre fine a ogni forma di discriminazione. Grazie alle competenze qualificate fornite dagli avvocati bolognesi sono stati creati alcuni format di interventi educativi nelle scuole. Gli studenti non saranno solo destinatari di una serie di lezioni, ma saranno anche protagonisti, confrontandosi con gli avvocati, nell’approfondire tematiche tra le più diverse, come quelle del rispetto delle regole e della partecipazione alla vita civile, sociale, politica ed economica per rafforzare la propria identità, costruendo responsabilità per il valore della democrazia, della legalità, della solidarietà e dell’interculturalità.

La metodologia che verrà utilizzata prevede, tra le varie cose, simulazioni processuali e proiezioni multimediali. In merito alla parte dedicata alla Costituzione, ampio spazio verrà dedicato all’uso consapevole e sicuro del web e delle nuove tecnologie, con particolare riguardo ai rischi e ai pericoli dell’abuso della rete, alle discriminazioni e agli stereotipi, alla cultura delle garanzie e al giusto processo in riferimento all’articolo 111 della Carta.

In totale sono sei i moduli (di durata diversa) che vedranno impegnati gli studenti. Quello sulla giustizia penale e sul giusto processo è particolarmente interessante; ha come punti di riferimento i principi costituzionali e sovranazionali con legami diretti con la cronaca giudiziaria, attraverso la simulazione di un processo penale. I temi di questo modulo della durata di otto ore (quattro incontri da due ore ciascuno) riguarderanno i principi del giusto processo, l’analisi di casi di cronaca giudiziaria, il processo mediatico, l’errore giudiziario e la simulazione di un processo. Con la presenza di un penalista in classe si intende fornire ai più giovani una serie di nozioni sul processo penale e sui principi costituzionali che lo presiedono, rendendo gli studenti protagonisti di un percorso educativo per una maggiore consapevolezza sul significato della giustizia, della responsabilità penale, dell’accertamento processuale e della finalità rieducativa della pena.

Attraverso lo studio dei principi costituzionali degli articoli 13, 24, 27 e 111, verranno ripercorse le tappe di un intero processo, mostrando ai giovani cosa accade nella realtà al fine di fornire agli studenti le basi per comprendere il processo penale con l’approfondimento dei principi che regolano il funzionamento della giustizia. Inoltre, ci si soffermerà sul ruolo difensivo e sulla funzione che l’avvocato esercita all’interno del processo. L’obiettivo è quello di comprendere il ruolo svolto dalla giustizia penale nella tutela dei diritti umani fondamentali e di comprendere anche come la giustizia sociale debba muoversi oltre le logiche del colpevole-innocente, salvaguardando sempre la dignità delle persone. In particolare, verranno portati all’attenzione degli studenti i temi della tutela della dignità della persona, degli effetti del cosiddetto “processo mediatico”, sia delle persone vulnerabili – eventuali persone offese – sia dell’imputato, e delle conseguenze della decisione finale. Si analizzerà, infine, un caso di errore giudiziario con l’esame e lo studio della vicenda del giornalista Enzo Tortora e un viaggio nel sistema delle carceri italiane.

Il referente di “Scuola e legalità” è il consigliere dell’Ordine degli avvocati di Bologna Francesco Maisano, coadiuvato dai colleghi del Coa Marta Tricarico, Alessandro Martinuzzi e Mario Turco. Sono componenti esterni del progetto gli avvocati Maria Luisa Caliendi, Marinella Oliva, Maria Antonietta Farati e Giulia Zanoli.

Il Dubbio

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