SI RIAPRE: IL CALENDARIO DELLE RIAPERTURE
Vediamo meglio il cronoprogramma delle riaperture

Dal 26 aprile saranno riattivate le zone gialle in Italia, privilegiando le riaperture delle attività all’aperto. Il governo ha deciso perciò di applicare la norma del decreto legge anti Covid in vigore nelle aree dove le misure di contrasto all’epidemia hanno mostrato di funzionare maggiormente. I ristoranti potranno riaprire all’aperto, anche a cena. All’aperto si potrà ripartire anche con le attività sportive e dello spettacolo (cinema e teatri). «Saranno consentiti gli spostamenti tra le regioni gialle e con un certificato si potrà andare anche nelle regioni arancioni e rosse».
Dal 26 aprile riaprono i ristoranti all’aperto sia a pranzo che a cena.
Dal 26 aprile teatri, cinema e spettacoli saranno consentiti all’aperto. Al chiuso gli spettacoli saranno consentiti con i limiti di capienza fissati per le sale dai protocolli anti contagio.
Dal 26 aprile le scuole in zona rossa svolgeranno le lezioni in presenza fino alla terza media e alle superiori l’attività si svolgerà almeno al 50% in presenza.
Sempre dalla stessa data è previsto il ritorno in classe nelle scuole superiori al 100% in zona gialla e arancione. In questo modo, quindi, nell’ultimo mese di scuola tornerebbero in presenza tutti gli 8,5 milioni di studenti italiani. Al momento 6,6 milioni di studenti frequentano in presenza, circa 2 milioni a distanza
Gli spostamenti saranno consentiti tra regioni gialle e con un pass tra regioni di colori diversi.
Resterà il coprifuoco alle 22 nella fase delle nuove aperture.
Dal 26 aprile saranno consentiti gli sport all’aperto, mentre gli stabilimenti balneari e le piscine all’aperto dovrebbero riaprire il 15 maggio. Bisognerà aspettare il primo giugno per la riapertura al chiuso anche delle palestre
Le principali manifestazioni fieristiche dovrebbero ripartire dal 1° luglio.
Le piscine scoperte e le spiagge tornano agibili dal 15 maggio.
Discoteche. Non ci sono indicazioni, nemmeno su quelle all’aperto. Un dibattito ancora prematuro, aveva detto solo pochi giorni fa il ministro della Salute ricordando i contagi esplosi l’estate scorsa.
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