Quanto è bello essere biologi
Quanto è bello essere biologi, insieme.

È una frase che ci ha scritto uno dei coordinatori di piazza e che, in poche parole, racchiude l’essenza profonda di questa undicesima edizione della Giornata Nazionale del Biologo Professionista. Un’edizione che ci ha sorpresi ancora una volta, che ci ha fatto emozionare, sentire parte di qualcosa di grande, di condiviso, di utile.
Dopo anni di calendario autunnale, siamo tornati in primavera: una vera e propria primavera della prevenzione, della salute, della sostenibilità. Il 24 e 25 maggio 2025 abbiamo portato il nostro sapere, la nostra competenza, la nostra passione in 19 piazze italiane, trasformandole in vere e proprie città della salute e della prevenzione. È stato un ritorno alla luce, alla fioritura, alla relazione viva e diretta con le persone. È stato, ancora una volta, un successo. Non solo per i numeri – sempre straordinari – ma per la qualità delle interazioni, per i sorrisi ricevuti, per le domande dei cittadini, per l’entusiasmo dei bambini e dei ragazzi, per la dedizione dei nostri colleghi.
Abbiamo visto file ordinate di cittadini attendere con pazienza la loro consulenza gratuita; abbiamo assistito a confronti stimolanti tra biologi esperti e giovani colleghi, a momenti di formazione spontanea sul campo, a gesti di attenzione e cura che ci hanno ricordato il perché del nostro lavoro. Abbiamo parlato di alimentazione, genetica, ambiente, sicurezza alimentare e prevenzione. Abbiamo ascoltato storie, raccolto dati, distribuito informazioni. Abbiamo educato, rassicurato, accompagnato.
E poi ci sono loro: gli studenti. Quei volti giovani e curiosi che da anni affiancano i biologi professionisti nelle piazze, imparando sul campo cosa significa davvero essere biologi. Quest’anno, molti di loro sono tornati non più come studenti, ma come colleghi, come iscritti Enpab. Questo, lasciatemelo dire, è forse uno dei risultati più belli della nostra giornata: essere riusciti a trasmettere il senso profondo della nostra professione a chi si affaccia oggi al mondo del lavoro. Con orgoglio, con responsabilità, con entusiasmo.
La GNBP è uno dei capisaldi del nostro welfare attivo. Un esempio concreto di come la previdenza possa uscire dagli uffici e diventare presenza reale sul territorio. Da undici anni portiamo avanti questo progetto con la convinzione che il benessere di un professionista non sia fatto solo di numeri, contributi, rendite future, ma anche e soprattutto di riconoscimento, identità, possibilità di mettersi in gioco. In 11 anni abbiamo costruito una rete che coinvolge oltre 600 biologi, realizzato migliaia di consulenze gratuite, sulla nutrizione, sulla fertilità, sulla sostenibilità, sulla genetica, abbiamo così raggiunto decine di migliaia di cittadini. Ogni volta abbiamo fatto un passo avanti.
Personalmente, ogni edizione mi sembra la più bella. Non perché le precedenti non abbiano lasciato un segno, ma perché ogni anno ci superiamo, impariamo, cresciamo. Ogni anno c’è qualcosa in più: un progetto che si affina, una piazza nuova che si aggiunge, un coordinatore che diventa punto di riferimento, un giovane che trova ispirazione. Ogni anno si rafforza il senso di comunità che è la nostra vera forza.
Questa Giornata è il simbolo di un modello di previdenza che guarda avanti, che non si accontenta di amministrare, ma vuole costruire: relazioni, formazione, identità, senso di appartenenza alla Cassa, futuro. È il nostro modo di prenderci cura non solo degli iscritti, ma anche della società in cui viviamo e lavoriamo. È l’Enpab che vogliamo: aperto, attivo, presente.
Dietro ogni post, ogni foto, ogni video pubblicato in questi giorni, c’è il lavoro instancabile di un’organizzazione diffusa, fatta di consiglieri, fiduciari, coordinatori e responsabili di piazza, colleghi volontari, giovani in formazione, dipendenti Enpab. A tutti loro va il mio più profondo grazie. Senza il contributo generoso e appassionato di ciascuno, questa macchina straordinaria non potrebbe funzionare.
Grazie anche ai cittadini che ci hanno accolto, ascoltato, coinvolto. Grazie alle istituzioni locali che ci hanno sostenuto. Grazie alle università e ai docenti che ogni anno credono in questo progetto e ci affiancano. Grazie ai nostri iscritti, che sono il cuore pulsante della professione.
Ci rivedremo l’anno prossimo, con nuove idee, nuove sfide, nuove piazze. Ma intanto continuiamo a lavorare. Perché la GNBP è solo una delle tante iniziative di un Enpab che crede nel futuro, che investe nei propri biologi, che vuole continuare a crescere insieme a loro. Sempre.
di Tiziana Stallone (Presidente Enpab e Vice presidente vicario Adepp)
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