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Volontaria giurisdizione: un convegno nazionale a un anno dalla riforma

Il 1° Convegno Estense, promosso dai Consigli Notarili di Modena e Ferrara, vedrà la presenza di giuristi ed esperti di una materia che ha impatti molto concreti sulla vita dei cittadini,

Volontaria giurisdizione: un convegno nazionale a un anno dalla riforma

Un genitore affetto da Alzheimer il cui Amministratore di sostegno deve vendere casa per poter coprire le spese del ricovero in una struttura adatta; un genitore con figli minori che desideri intestare la casa in nuda proprietà al figlio riservandosene l’usufrutto: questi sono soltanto alcuni esempi dei tanti casi in cui occorre richiedere l’autorizzazione al Giudice Tutelare, che in media impiega, a seconda della maggiore o minore speditezza dei tribunali, dai 2 ai 6 mesi per rilasciarla.

Per snellire i tempi della Giustizia, la riforma Cartabia ha introdotto, a partire dal febbraio 2023, la riforma della Volontaria giurisdizione, in base alla quale, per questo tipo di procedimenti, ci si può rivolgere, oltre che al giudice, anche al notaio, con tempi decisamente più rapidi (20 giorni perché la dichiarazione rilasciata dal notaio acquisti efficacia).

Sabato 23 marzo, a un anno da una riforma così importante, a Modena si terrà, presso il Museo Enzo Ferrari, un convegno giuridico nazionale per fare il punto sulla sua concreta applicazione.

Il 1° Convegno Estense, promosso dai Consigli Notarili di Modena e Ferrara, con il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato e della Fondazione Italiana del Notariato, con il sostegno di BPER Banca, vedrà la partecipazione di esperti giuristi che esamineranno la complessa materia.

Con la riforma è stata concessa al notaio – in quanto pubblico ufficiale che garantisce imparzialità e terzietà – la possibilità di rilasciare le autorizzazioni per la stipula degli atti pubblici e delle scritture autenticate nei quali intervenga un minore, un interdetto, un inabilitato o un soggetto beneficiario della misura dell’amministrazione di sostegno (necessarie per vendere o acquistare un immobile, accettare un’eredità, intervenire in un atto di mutuo, ecc.) oppure relative ad atti riguardanti beni ereditari.

La riforma crea così un “doppio binario” che consente alle parti di scegliere se rivolgersi all’autorità giudiziaria o al notaio incaricato della stipula dell’atto, offrendo il vantaggio di una maggiore snellezza e velocità nel rilascio delle autorizzazioni, nel rispetto degli interessi superiori sia di una categoria fragile (minori e incapaci) che di una materia complessa, quale quella dei beni ereditari. 

Il convegno, che si svolgerà dalle ore 9.00 alle 13.30, sarà introdotto dai saluti dell’Assessora a Quartieri, Partecipazione ed Europa del Comune di Modena Carmen Sagliano, dell’Assessore ai Lavori pubblici del Comune di Ferrara Andrea Maggi, del Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato Giulio Biino, della Consigliera nazionale per l’Emilia-Romagna Flavia Fiocchi e dei Presidenti dei Consigli Notarili di Modena e Ferrara, Antonio Nicolini e Giuseppe Giorgi.

A esaminare la natura delle nuove competenze notarili tra profili processuali e ruolo delle prassi sarà Ernesto Fabiani, docente di Diritto Processuale Civile presso l’Università del Sannio, mentre Vito Pace, Consigliere Nazionale del Notariato, esaminerà alcune questioni ancora aperte, dalla nomina del curatore speciale al reimpiego. L’intervento di Rocco Guglielmo, altro Consigliere Nazionale, verterà invece su beni ereditari, continuazione dell’attività di impresa e partecipazione di incapaci in società. A tratte le conclusioni della mattinata di lavori sarà la Presidente dei Notai dell’Emilia-Romagna, Valentina Rubertelli.

“Siamo lieti di essere riusciti a organizzare questa mattinata di studio – commentano i Presidenti dei CND di Modena e Ferrara, Antonio Nicolini e Giuseppe Giorgi – perché si tratta di un argomento che ha davvero avuto un impatto importante, e assai percepibile, nei cittadini che hanno necessità di atti di volontaria giurisdizione. Il convegno restituisce bene l’idea che il notaio sia un elemento indispensabile del sistema giudiziario che, di concerto con gli altri organi, agisce allo scopo di tutelare gli interessi dei cittadini. Interessi che ricomprendono anche l’esigenza, o per dir meglio il diritto, a una macchina della giustizia che operi con tempi congrui alle esigenze di vita. È un vero piacere che, anche questo caso, davanti a un problema come quello dei tempi necessari a ricevere un’autorizzazione, il Notariato si sia dimostrato parte della soluzione”.

Per ulteriori informazioni consultare il sito internet www.consiglionotarilemodena.it  e la pagina Facebook Notai dell’Emilia-Romagna.

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