Superbonus e cessione del credito: auspicabile un futuro senza continui cambi normativi
Lo ha dichiarato Federica De Pasquale Vice Presidente di Confassociazioni e Presidente dell’Organismo interno alla Confederazione composto da oltre trenta Associazioni del settore
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“Come Organismo Nazionale del Condominio – ha dichiarato Federica De Pasquale Vice Presidente di Confassociazioni e Presidente dell’Organismo interno alla Confederazione composto da oltre trenta Associazioni del settore – se da una parte siamo soddisfatti che alcune delle nostre richieste, in merito al mantenimento dello strumento della cessione del credito e dello sconto in fattura per tutti quei lavori che hanno ad oggetto l’abbattimento delle barriere architettoniche e, in parte, la riqualificazione antisismica, sono state prese in considerazione dalla Commissione Finanze della Camera nella fase emendativa del decreto 11/2023, dall’altra però, ribadiamo che, a nostro avviso, l’eliminazione della cessione del credito anche per i redditi medio-bassi/incapienti porterà ad una paralisi delle ristrutturazioni relative agli edifici, considerando che la maggioranza dei condòmini chiamati a deliberare in assemblea i lavori non lo faranno, proprio perché rientrano in questa fascia reddituale.
Tale consapevolezza – continua la Vice Presidente di Confassociazioni – di ci porta ad offrire la nostra collaborazione al Governo e al Parlamento per evitare che in futuro si creino ulteriori norme che, nei fatti, risultino dannose o inapplicabili in ambito condominiale, un patrimonio che, nel nostro Paese, ricordiamo essere di oltre un 1 milione e duecentomila edifici. Auspichiamo un futuro con leggi chiare, attuabili e soprattutto che la temporalità di applicazione non cambi in continuazione come è accaduto fino ad oggi per i bonus edilizi”.
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