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Superbonus: architetti, cessione del credito ne è il motore

Miceli (Architetti) in audizione al Senato, 'perciò, migliorare le normative'

Superbonus: architetti, cessione del credito ne è il motore

“Siamo dell’avviso che occorra migliorare e modificare le normative in vigore per mantenere la cessione del credito, vero motore del Superbonus”, e a questo scopo, “abbiamo, anche come Rpt (Rete delle professioni tecniche, l’organismo che riunisce gli Ordini professionali di quest’area, ndr), avanzato delle proposte nell’ambito del decreto Aiuti quater”, dunque “rimane ferma la nostra posizione di far diventare il Superbonus una strategia strutturale diversificando l’ipotesi del décalage, in funzione della qualificazione degli obiettivi”: Lo si legge nel testo che il presidente del Consiglio nazionale degli architetti Francesco Miceli ha sottoposto alla Commissione Finanze del Senato, nel corso dell’audizione ieri pomeriggio.

“Ad esempio – va avanti il documento – per quanto riguarda il Supersismabonus, è possibile mantenere il 110%, o al massimo il 100%, per le aree a maggiore rischio sismico del Paese nell’ambito di una politica di prevenzione quanto mai necessaria.

Lo stesso può essere fatto per interventi di efficienza energetica degli edifici, indicata nelle direttive europee, se inseriti all’interno di una strategia di rigenerazione sostenibile di ambiti urbani”. In questo modo, osserva il vertice degli architetti italiani, “sarà possibile eliminare alcune criticità dell’attuale normativa, e sviluppare una azione strutturale sistemica basata sul raggiungimento di obiettivi qualificanti. Questo ci porta a ritenere che, nel prossimo anno, si dovrà continuare una azione politica efficace per rilanciare la politica degli incentivi e coniugarla con le strategie di rigenerazione sostenibile delle città e del territorio. Su questo versante sarà necessario il massimo impegno ed una costante azione di confronto e di proposta in direzione degli interlocutori delle istituzioni e della politica”, è la chiosa di Miceli, dinanzi ai parlamentari.

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