Spesa per il digitale salita a 1,76 miliardi
Nel 2021 maggiore redditività per gli studi che collaborano

Rallentano gli investimenti dei professionisti in ambito di tecnologia digitale nel 2021, a causa principalmente della pandemia, con avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro che hanno investito 1,76 miliardi di euro, con un aumento del 3,8%, ma per la prima volta in 10 anni inferiore alla crescita degli investimenti delle aziende, che chiudono il 2021 con un aumento del 4,1%.
Questi i risultati della ricerca dell’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale della School of Management del Politecnico di Milano, che sottolinea la differenza tra le diverse realtà, con le società micro che nell’11% dei casi non ha investito nulla in ICT e solo l’1% ha destinato più di 10mila euro, mentre tra gli studi piccoli, medi e grandi solo il 3% non ha investito in tecnologia e il 22% investe più di 10mila euro.
In particolare, gli avvocati hanno aumentato mediamente gli investimenti del 2,9%, i consulenti del lavoro del 2,5%, mentre i commercialisti hanno visto calare investimenti in ICT del 5,4%.
Altro fattore importante è la collaborazione. Secondo la ricerca, infatti, gli studi che realizzano in modo stabile collaborazioni con altri studi o realtà diverse evidenziano una percentuale di redditività più alta (68%) rispetto alla media generale (58%). Eppure solo l’8% degli studi ha avviato collaborazioni formalizzate, mentre il 26% lo ha fatto in modo stabile ma informale e un altro 26% solo occasionalmente, mentre il 37% non le ha avviate del tutto.
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