Sforza e Arisi, innamorati della propria città
Il prof. Godi ospite al PalabancaEventi per la “Giornata Arisi”. Presentato il quadro di Gaspare Landi Gesù disputa con i dottori al tempio acquistato dalla Banca di Piacenza
«Quello che hanno fatto e scritto Ferdinando Arisi e Corrado Sforza Fogliani resterà nel tempo». Ne è convinto Giovanni Godi (già insegnante di educazione artistica e direttore della rivista Parma per l’arte), intervenuto alla “Giornata Arisi”, promossa ogni anno dalla Banca di Piacenza per rendere onore al maggior storico dell’arte che la nostra terra abbia avuto e tenutasi al PalabancaEventi, in una Sala Panini gremita di pubblico. Nell’occasione è stato presentato il dipinto di Gaspare Landi (1756-1830) “Gesù disputa con i dottori al tempio”, un olio su tela (cm 92×136) acquistato dalla Banca, modello dello stesso soggetto, di dimensioni maggiori, conservato ai Musei Civici di Palazzo Farnese.
«Voglio ringraziare il presidente dell’Istituto di credito Giuseppe Nenna – ha detto in apertura della sua relazione il prof. Godi – per avermi dato l’opportunità di ricordare due personaggi importanti per Piacenza (Sforza e Arisi): un mecenate e uno storico dell’arte, ambedue innamorati della propria città, che con generosità ed entusiasmo hanno contribuito ad arricchire culturalmente».
Il presidente Nenna, nel suo intervento di saluto, ha spiegato come è nata la decisione di acquistare il dipinto del Landi: «L’opera ci era stata segnalata dall’amico Andrea Tinelli e l’idea era piaciuta al presidente Sforza, anche in considerazione del fatto che il pittore piacentino era stato lanciato a livello nazionale proprio da Arisi. I due erano grandi amici, li univa una stima reciproca e la Banca ha colto l’opportunità di rendere omaggio all’artista piacentino, uno dei massimi esponenti del Neoclassicismo italiano, perché il presidente Sforza avrebbe fatto la stessa cosa, per l’amico Arisi. Entrambi meritavano questa giornata di ricordo e l’opera del Landi ne è diventata lo strumento». E’ stato altresì rammentato che il prof. Arisi fu curatore insieme a Vittorio Sgarbi della grande mostra sul Landi organizzata dalla Banca nel 2004, nell’allora appena ristrutturato Palazzo Galli.
Il prof. Godi ha raccontato in quali circostanze aveva incontrato i due protagonisti della serata di ricordo: «Il presidente Sforza ho avuto l’onore e il piacere di conoscerlo solo negli ultimi anni. L’incontro con questo signore dal nome storicamente importante al primo impatto mi mise in soggezione, ma qualche istante dopo un cordiale e rassicurante sorriso mi fece sentire pronto al colloquio. Ha conosciuto Ferdinando Arisi?, mi chiese. Ma certamente, risposi, spiegandogli che il mio incontro con lui risaliva agli anni della mia giovinezza. Ero all’esordio dei miei studi e il professore mi accolse, dopo una breve telefonata, con una bonarietà inaspettata. Di lui mi ha sempre stupito l’entusiasmo con il quale studiava gli artisti. Aveva grandi intuizioni. Prima dei suoi studi, per esempio, Stern era uno sconosciuto». Il relatore ha quindi approfondito la figura di Gaspare Landi, auspicando l’uscita di una monografia completa sull’artista, che uno studioso, Stefano Grandesso, sembra stia per completare.
Venendo all’opera “Gesù disputa con i dottori al tempio”, il prof Godi ha fatto riferimento – dandone lettura – alla scheda che accompagna il dipinto, a cura di Elena Lago.
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