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Nel 2025 mancheranno oltre 15mila medici nel Lazio Associazione medici di origine straniera in Italia.

Richiesti 400 camici bianchi, 300 infermieri e 150 fisioterapisti

Nel 2025 mancheranno oltre 15mila medici nel Lazio Associazione medici di origine straniera in Italia.

“Sicuramente la Regione Lazio è tra le prime regioni in Italia come numero di strutture pubbliche, policlinici universitari e strutture private accreditate e, secondo le nostre statistiche, entro il 2025 mancheranno più di 15mila medici. Le richieste giunte all’Amsi provengono dalle strutture sanitarie pubbliche, in particolare pronti soccorso, guardia medica, ambulanze, poliambulatori private e convenzionati, centri di fisioterapia e centri per analisi del sangue”. Lo fa sapere il consigliere dell’Ordine dei Medici di Roma e presidente dell’Amsi- Associazione medici di origine straniera in Italia, Foad Aodi, anticipando alcuni dati che saranno presentati durante il prossimo Congresso Amsi, che si svolgerà il 22 giugno presso la clinica Ars Medica di Roma.  Riguardo alle richieste di medici arrivate all’Amsi, negli ultimi tre mesi hanno avuto un incremento “del 40% e nel Lazio, in particolare- prosegue Aodi- dal 1 gennaio 2018 (aggiornate al 31 maggio 2019) sono state di 400 medici, 300 infermieri e 150 fisioterapisti, arrivate da strutture pubbliche e private della Regione Lazio”. Le figure mediche più richieste sono state per radiologi, anestesisti, neonatologi, pediatri, medici d’urgenza, fisiatri, ortopedici, medici sportivi, chirurghi vascolari, ginecologi e sostituzione medici di famiglia. “Le città che hanno chiesto maggiormente professionisti della sanità di origine straniera- fa sapere ancora il presidente di Amsi- sono Roma, Civitavecchia, Santa Marinella, Tivoli, Frosinone, Latina, Viterbo, Ostia Lido, Pomezia, Santa Severa, Tarquinia Zagarolo, Colle Ferro e Rieti”. Secondo Aodi, bisogna trovare “subito soluzioni, non bastano più analisi del fenomeno chiare a tutti. Per questo invito tutte le sigle mediche, i sindacati e le società scientifiche ad unirsi intorno ad un tavolo per proporre soluzioni urgenti sotto la guida della Fnomceo e il suo presidente, Filippo Anelli, che è da mesi impegnato a proporre soluzioni tra queste anche proposte Amsi con coraggio,chiarezza e determinazione”.

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