Anno: XXVI - Numero 177    
Lunedì 15 Settembre 2025 ore 13:50
Resta aggiornato:

Home » L’obbligo vaccinale resta, no a una sanità politicizzata”

L'obbligo vaccinale resta, no a una sanità politicizzata"

Orazio Schillaci: L'obbligo vaccinale resta, no a una sanità politicizzata Il ministro della Salute difende l’azzeramento del Nitag: "Rifarei tutto, non mi sento sfiduciato dalla premier"

L'obbligo vaccinale resta, no a una sanità politicizzata

“Il comitato sui vaccini? Certo, rifarei tutto”. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un colloquio con il Messaggero, risponde alle polemiche nate dopo l’azzeramento del Nitag, il gruppo tecnico nazionale sui vaccini, per la presenza di medici ritenuti vicini al pensiero “no vax”. Una vicenda che ha alimentato tensioni nel centrodestra, ma che non sembra scalfire il titolare della Salute: “Io sono tranquillissimo, vediamo cosa succede. Non mi sento affatto sfiduciato dalla premier”.

Schillaci rivendica il valore della sanità come bene comune: “La salute è un patrimonio da preservare e andrebbe tolta dall’agone politico. Abbiamo uno straordinario servizio sanitario nazionale che, pur tra tante difficoltà per chi vi lavora, è invidiato nel resto del mondo. La salute è il tema che più interessa alle persone: la sanità è di tutti, appartiene innanzitutto ai cittadini e non dovrebbe mai essere politicizzata”.

 La Lega e Matteo Salvini hanno colto la palla al balzo dell’affaire Nitag per rilanciare un’antica battaglia del Carroccio. Ovvero la crociata contro l’obbligo vaccinale per i minori previsto dalla legge Lorenzin. “Rivedere l’obbligo? Non esiste. Non è nel programma del centrodestra e nessuno me ne ha mai parlato. Ognuno ha le sue idee ma questa cosa non è all’ordine del giorno”, conclude.

Di HuffPost

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

L’Italia sotto tiro digitale

L’Italia sotto tiro digitale

15 Settembre 2025

Dalle Olimpiadi a Milano-Cortina alle urne: la vera minaccia non è l’hacker che spegne un server, ma la manipolazione che mina la fiducia nel voto.

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.