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Invalidità: Inps, certificati anche da patronati e medici

Se la documentazione è sufficiente non serve visita

Invalidità: Inps, certificati anche da patronati e medici

Per le domande di invalidità civile o per la revisione della stessa dal 1° ottobre 2022 l’Inps ha esteso agli Istituti di Patronato e ai medici certificatori la possibilità, già fornita all’utente interessato, di allegare la documentazione sanitaria per l’accertamento medico legale.

Se la documentazione è ritenuta sufficiente la Commissione medica si pronuncerà senza bisogno della visita.

Gli operatori degli Istituti di Patronato e i medici certificatori, che forniscono assistenza al cittadino, spiega l’istituto, potranno accedere all’applicativo attraverso il sito istituzionale dell’Inps, autenticandosi con le proprie credenziali di identità digitale.

    Gli Istituti di Patronato, per mezzo di un operatore abilitato, potranno inoltrare la necessaria documentazione su delega dei cittadini che abbiano optato per la valutazione agli atti.

    Successivamente alla trasmissione, il documento sarà reso disponibile alla commissione medica Inps, che potrà consultarlo e pronunciarsi con l’emissione di un verbale agli atti (senza convocare il cittadino per la visita medico-legale), che sarà trasmesso al cittadino a mezzo di raccomandata A/R. Qualora, invece, la documentazione arrivata non venga considerata sufficiente o non permetta una completa ed esauriente valutazione obiettiva, il cittadino sarà convocato per la visita. “Ad oggi 56.079 utenti hanno allegato 363.966 documenti e di questi il 51% ha ricevuto il servizio senza doversi presentare alla visita medico-legale” ricorda Vincenzo Caridi, direttore generale dell’Inps, che conclude: “L’allegazione agli atti anche per i Patronati è un’innovazione importante che va nella direzione voluta dall’Inps della co-produzione dei servizi con gli utenti e i portatori di interesse. I patronati hanno avuto un ruolo determinante per i servizi ai cittadini durante l’emergenza Covid e ora, con l’allegazione agli atti, affiancheranno l’Inps e i medici certificatori nei servizi a tutela delle fasce più deboli della popolazione”

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