I decreti non riconoscono il valore degli ordini professionali.
Calderone (Cup), riflettere su 500.000 che hanno chiesto 600 euro
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Il periodo emergenziale che “abbiamo vissuto, e che non è alle nostre spalle, le categorie sanno quanto abbia inciso sul tessuto professionale, in termini di stress da iperattività per alcune, come quelle sanitarie”, però “nei decreti che sono stati emanati non c’è la restituzione di tutto il valore del mondo professionale italiano”. Parola della presidente del Cup (Comitato unitario delle professioni) Marina Calderone, che ha preso parte oggi al ‘webinair’ organizzato dall’Adepp, l’Associazione degli Enti previdenziali privati e privatizzati, riferendo come “occorra riflettere sulla platea dei soggetti che hanno fatto richiesta del ‘bonus’ da 600 euro: stiamo parlando di una platea di 500.000 persone”, e “visto che, come sottolineato dal presidente dell’Adepp Alberto Oliveti, alle Casse sono iscritti quasi 1,6 milioni di professionisti, dei quali un milione circa svolge l’attività in forma autonoma, ciò vuol dire che la platea di chi ha avuto accesso alla forma di sostegno al reddito è quasi pari al 50% degli associati”. È, per la numero uno dell’organismo degli Ordini, “in questi numeri che risiede la fragilità del nostro tessuto professionale”.
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