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I banchi a rotelle della Azzolina? Pagati 150 euro l'uno, svenduti a un euro

Quasi 100 milioni di euro per il loro acquisto e a distanza di due anni sono già diventati rifiuti.

I banchi a rotelle della Azzolina? Pagati 150 euro l'uno, svenduti a un euro

Saranno ricordati come uno dei flop più clamorosi del governo Conte II: stiamo parlando dei “famosi” banchi a rotelle – costati fin troppo – che tanto hanno fatto discutere.

Fortemente voluti dall’allora ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, questi banchi speciali avrebbero dovuto aiutare, insieme a rigorose norme igieniche, a limitare la diffusione del Covid-19 nelle scuole. In che modo? Si trattava di sedute monoposto, con tavolino integrato, costruite in materiale facilmente lavabile e igienizzabile. Nelle intenzioni dei loro promotori, i banchi avrebbero permesso agli studenti di seguire le lezioni in aula restando debitamente separati.

Dalle intenzioni alla realtà la distanza è stata parecchio ampia. I nuovi banchi hanno generato fin da subito perplessità e malcontento e il risultato è stato quello di vederli poco tempo dopo accatastati a prendere polvere. Le scuole, infatti, sono presto tornate alle care vecchie sedute, con banco e sedia abbinata. Un brutto colpo da incassare per Lucia Azzolina. E un grosso spreco di denaro.

A distanza di anni, che fine hanno fatto i banchi con le rotelle? Molti si trovano ancora dove sono stati lasciati, ossia accatastati in qualche ripostiglio, dove sono stati letteralmente dimenticati. Questo, infatti, è quanto accaduto in tante zone d’Italia, dove i dispositivi promossi dal ministro Azzolina sono stati ritenuti inadeguati all’insegnamento. Altri, invece, avrebbero incredibilmente trovato un nuovo utilizzo.

Stando alle ultime notizie circolate, infatti, a Bagnoli di Sopra, piccolo centro in provincia di Padova, è stata avanzata una proposta. Il Comune ha infatti accettato di acquistarne un centinaio di sedute rimaste alla Provincia, che in magazzino ne ha stivate ben seicento. Attenzione al prezzo, però. Perché l’amministrazione di Bagnoli di Sopra ne comprerà cento al costo simbolico di un euro ciascuno. Se si considera che, ai tempi, ogni banco costava dai 150 euro in su, la perdita è facilmente intuibile. Meglio di niente, però.

“Sono sedie nuove, mai usate, certificate, e certamente adatte al nostro scopo”, ha dichiarato il sindaco di Bagnoli Roberto Milan ai microfoni del Mattino di Padova. “Con questo acquisto arriviamo a 400 posti a sedere. Se fossero state comprate nuove avremmo speso molto di più”, ha aggiunto.

Il Giornale.it

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