Elezioni regionali 2025, ecco tutti i candidati nelle 7 Regioni al voto
In autunno tornano alle urne Valle d’Aosta, Marche, Calabria, Toscana, Campania, Veneto e Puglia.
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Alcune sfide sono già delineate mentre in altre Regioni non sono ancora stati ufficializzati i nomi scelti dalle coalizioni. Ecco cosa sapere.
Quello che devi sapere
Dove si vota e quando
Sono 7 le Regioni in cui si vota questo autunno per le elezioni regionali. Nelle prossime settimane (e mesi) si torna alle urne in Calabria, Campania, Marche, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto. Si parte con la Valle d’Aosta il 28 settembre e le Marche (28 e 29 settembre). Poi tocca alla Calabria (5 e 6 ottobre) e alla Toscana (12 e 13 ottobre). In Campania, Veneto e Puglia la data del voto è ancora da definire. Il Consiglio di Stato ha stabilito che tutte queste tornate elettorali dovranno svolgersi entro il 23 novembre. In alcune Regioni i candidati sono già stati definiti, mentre in altre sono ancora in corso le trattative politiche. Ecco tutti i nomi.
Valle d’Aosta
Il primo voto sarà in Valle d’Aosta, dove le urne saranno aperte domenica 28 settembre. Essendo una Regione a statuto speciale, i cittadini eleggeranno solo i consiglieri regionali. Poi il nuovo Consiglio sceglierà il presidente. Al momento governa una maggioranza autonomista-progressista con Renzo Testolin (Union Valdôtaine) sostenuto dal Partito Democratico e da altri movimenti locali. L’Ufficio elettorale regionale ha ammesso tutte le nove liste depositate. Si prevede grande incertezza: al centro della contesa elettorale c’è l’Union Valdotaine, il movimento autonomista per eccellenza. Nel 2020 aveva ottenuto sette consiglieri, ora punta a raddoppiare. L’obiettivo è di riuscire a formare un governo di soli autonomisti, da costruire assieme ai neonati “autonomisti di centro”. Spettatore interessato è il Partito Democratico, che punta a confermare la propria bandierina nell’unica regione del nord non guidata dal centrodestra. Ma il partito di Elly Schlein deve guardarsi da altre due liste di sinistra – una di Avs – in grado di erodere parte dell’elettorato. Sul fronte opposto la coalizione di centrodestra si presenta unita e compatta. Il sogno è di riuscire a costruire una maggioranza con gli autonomisti di centro, che potrebbero quindi diventare l’ago della bilancia.
Marche
Nelle Marche si voterà domenica 28 e lunedì 29 settembre 2025. Il centrodestra candida il presidente uscente Francesco Acquaroli (FdI), sostenuto da FdI, Lega, FI a cui si aggiungono Base popolare dell’ex presidente regionale Gian Mario Spacca, Unione di Centro e le liste civiche “Civici Marche” e “Marchigiani con Acquaroli”. Per il centrosinistra scende in campo Matteo Ricci (Pd), europarlamentare ed ex sindaco di Pesaro, sostenuto dal campo largo Pd, M5S, Iv, Azione, Avs e alcune liste civiche e realtà locali come “Progetto Marche”, “Avanti con Ricci”, “Pace Salute Lavoro” e la civica “Matteo Ricci Presidente”. In totale i candidati alla carica di governatore sono sei. Oltre ad Acquaroli e Ricci, gli altri contendenti sono Beatrice Marinelli per Evoluzione della Rivoluzione, Claudio Bolletta (Democrazia Sovrana Popolare), Lidia Mangani (Partito comunista italiano) e Francesco Gerardi (Forza del Popolo).
Calabria
La Calabria va al voto il 5 e 6 ottobre. Il centrodestra schiera Roberto Occhiuto (FI), che si è dimesso a luglio dopo essere stato indagato in un’inchiesta per corruzione. Corre sostenuto dalla coalizione compatta e 8 liste (FI, FdI, Lega, Noi Moderati, Unione di Centro, Forza Azzurri e Occhiuto Presidente, cui si aggiunge la lista Sud chiama Nord – Partito Animalista Italiano. Per il centrosinistra correrà Pasquale Tridico, europarlamentare M5S ed ex presidente dell’Inps, sostenuto da da 11 forze politiche – dal Pd al M5s, da Avs a Italia viva fino a Demos e Rifondazione comunista. Azione resta fuori dalla coalizione. Il terzo candidato per la poltrona di governatore è Francesco Toscano, sostenuto da Democrazia Sovrana Popolare.
Toscana
La Toscana va alle urne il 12 e 13 ottobre. Il presidente uscente Eugenio Giani (Pd) cerca la riconferma e correrà per un secondo mandato, sostenuto da Pd, M5S (che ha accettato dopo il voto degli iscritti), Avs, Italia viva, +Europa e altre forze progressiste (ma non Azione). Il centrodestra sceglie invece Alessandro Tomasi (FdI), sindaco di Pistoia, su cui converge l’appoggio di tutte le forze della coalizione. Le altre candidature emerse finora sono quelle di Antonella Bundu, ex consigliera comunale di Firenze, sostenuta dalla lista “Toscana Rossa”, che comprende Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e Possibile (oltre ad alcune liste civiche), Enrico Zanieri, sostenuto dal Partito Comunista Italiano, Carlo Giraldi, sostenuto da Forza del Popolo e Hubert Ciacci, che sta raccogliendo le firme per presentarsi con Democrazia Sovrana Popolare.
Campania
In Campania la data del voto non è ancora stata fissata, ma dovrebbe svolgersi a metà novembre. Il presidente uscente Vincenzo De Luca non potrà ricandidarsi per un terzo mandato, dopo la bocciatura della legge regionale da parte della Consulta. Il candidato del centrosinistra sarà Roberto Fico, ex presidente della Camera e figura di punta del Movimento 5 Stelle. È sostenuto da Conte e Schlein con il via libera di De Luca. Della coalizione faranno parte altre forze come il Partito Repubblicano Italiano ma non Azione, con Carlo Calenda che ha messo in chiaro che potrebbe sostenere anche un candidato di centrodestra. Su chi sarà lo sfidante di Fico nel centrodestra resta incertezza: diversi i nomi circolati finora, dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli (FdI) a Mara Carfagna, ex ministra oggi in Noi Moderati. Tra i nomi era emerso anche quello dell’ex commissario della Zes Giosy Romano.
Veneto
Anche in Veneto le elezioni si terranno in autunno ma la data non è ancora stata fissata, il voto dovrebbe svolgersi a metà novembre. Dopo tre mandati, Luca Zaia (Lega) non sarà ricandidabile. Nel centrodestra è in corso un confronto sui nomi. Da mesi è in atto un vero e proprio braccio di ferro tra la Lega, che rivendica un proprio candidato per il dopo Zaia e Fratelli d’Italia per nulla disponibile a rinunciare alla corsa. Salvini punta su Alberto Stefani, giovane deputato, vicesegretario del partito ed ex sindaco di Borgoricco, mentre Fratelli d’Italia sembra orientata sul senatore Luca De Carlo o su Raffaele Speranzon. Il centrosinistra ha già scelto Giovanni Manildo (Pd), avvocato ed ex sindaco di Treviso, per tentare la riconquista di una regione storicamente guidata dal centrodestra.
Puglia
In Puglia la data delle elezioni non è stata ancora definita, ma si vocifera che potrebbe cadere il 23 novembre. Michele Emiliano (Pd), dopo due mandati, non potrà ricandidarsi. Il centrosinistra ha scelto Antonio Decaro, del Pd, ex sindaco di Bari ed europarlamentare record di preferenze alle ultime europee. Nel centrodestra non c’è ancora un candidato ufficiale: diversi i nomi che sono circolati, da Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute e fedelissimo di Giorgia Meloni, a Francesco Paolo Sisto (FI), viceministro della Giustizia. Forza Italia ha proposto diversi nomi, tra cui il deputato Mauro D’Attis.
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