Anno: XXVI - Numero 213    
Giovedì 6 Novembre 2025 ore 13:15
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Confedilizia: “Bene la proroga degli incentivi edilizi, no alla stretta sugli affitti brevi e proprietà”

La Confederazione chiede sgravi per affitti lunghi, riforma degli incentivi e cedolare secca anche per i locali commerciali.

Confedilizia: “Bene la proroga degli incentivi edilizi, no alla stretta sugli affitti brevi e proprietà”

La Confedilizia è intervenuta in audizione presso le Commissioni Bilancio di Senato e Camera sul disegno di legge di bilancio 2026, esprimendo un giudizio articolato sulle misure relative alla casa e alla proprietà immobiliare.

Il presidente Giorgio Spaziani Testa ha accolto con favore la proroga delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie – pari al 50% per l’abitazione principale e al 36% per gli altri immobili – sottolineando tuttavia la necessità di un riordino complessivo del sistema degli incentivi. Obiettivo: costruire un quadro stabile e coerente, che definisca priorità e risorse per la riqualificazione del patrimonio immobiliare, in particolare sotto il profilo antisismico ed energetico.

Forte, invece, la contrarietà della Confederazione verso due disposizioni del provvedimento: l’aumento dal 21% al 26% della cedolare secca sugli affitti brevi per la prima casa locata e la norma che mira a limitare la possibilità di rinunciare alla proprietà immobiliare, tema recentemente affrontato dalle Sezioni Unite della Cassazione.

Sul piano propositivo, Confedilizia ha avanzato due interventi a costo contenuto ma di potenziale impatto sul mercato degli affitti: l’estensione a tutti i comuni dell’aliquota del 10% della cedolare secca per i contratti a canone concordato e il raddoppio – fino all’azzeramento – della riduzione Imu oggi fissata al 25% per gli stessi contratti. Tali misure, ha sottolineato Spaziani Testa, favorirebbero un incremento dell’offerta di abitazioni a canoni accessibili, con un onere stimato per l’erario di circa 70 milioni di euro.

Infine, la Confederazione auspica che la manovra rappresenti l’occasione per avviare, in via sperimentale, l’estensione della cedolare secca anche alle locazioni commerciali, come previsto dalla legge delega per la riforma fiscale approvata nel 2023.

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