Anno: XXVI - Numero 213    
Giovedì 6 Novembre 2025 ore 13:15
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A Genova un secondo caso Leoncavallo.

Ex Casa Raphael, oggi lo sfratto per bambini, donne e adulti fragili: dal Comune sistemazioni temporanee.

A Genova un secondo caso Leoncavallo.

Gli ospiti dell’ex monastero – minori, donne, bambini e adulti fragili – verranno sfrattati oggì. Sunia ha organizzato un presidio, il Comune pronto a intervenire

Alla vigilia dello sfratto esecutivo degli ospiti dell’ex Casa Raphael, in via Byron, il Comune di Genova fa sapere di essere pronto ad attivare soluzioni residenziali temporanee.

La struttura, ex monastero, ospita minori, donne, bambini e adulti fragili, ma nel 2023 è stata venduta a una società che vorrebbe fare dell’edificio una Rsa. Dopo un lungo contenzioso legale, alla fine è stato emesso uno sfratto che diventerà esecutivo domani, giovedì 6 novembre.

Il Comune pronto ad attivare soluzioni temporanee

Nel frattempo, il Comune di Genova sta seguendo la vicenda in sinergia con Prefettura, Questura e Carabinieri.

A essersi attivati, in particolare, gli assessorati al Welfare, alla Protezione civile, Ambiente, Politiche della Casa e Sicurezza.

“Domani – rende noto palazzo Tursi – i servizi sociali sono pronti ad attivare le soluzioni residenziali temporanee, nella fase transitoria, fino all’individuazione del percorso e della presa in carico degli occupanti con le istituzioni di competenza, a seconda delle situazioni e caratteristiche”.

Nel frattempo  a partire dalle ore 8,30,è in atto il presidio organizzato dal Sunia di Genova in solidarietà e sostegno dei più deboli.

“Casa Raphael ospita minori, donne, bambini e adulti fragili che da domani rischiano di essere in mezzo a una strada o, in alternativa, di essere trasportati come pacchi postali da un ricovero ad un altro: è questo il messaggio che vogliamo trasmettere da Genova?” dice Bruno Manganaro, segretario Sunia Genova.

Il sindacato degli inquilini punta il dito contro le istituzioni: “In questi mesi di allarmi inascoltati non hanno trovato una soluzione. Al di là del contenzioso che la proprietà sta portando avanti per le vie legali, va ricordato che la struttura negli anni ha ospitato senza tetto, mamme, minori, stranieri, un universo di fragili sottratti ai pericoli e alle insidie della strada. Il Comune di Genova ha il dovere di intervenire”.

Genova Today

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