Tregua fiscale: il vademecum della Fondazione Studi
Nella circolare la disamina delle misure per regolarizzare la posizione debitoria di imprese e contribuenti con il fisco.
In evidenza
La Manovra 2023 dedica un capitolo importante alla Tregua Fiscale o anche detta Pace Fiscale. Una riforma che consente a contribuenti e imprese in difficoltà di regolarizzare la propria posizione con l’Erario attraverso una serie di strumenti: dalla definizione agevolata degli avvisi bonari alla regolarizzazione delle irregolarità formali, dal ravvedimento speciale delle violazioni tributarie all’adesione e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento. Ad approfondire la riforma, la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro con la circolare n. 1/2023 diffusa il 16 febbraio 2023 e che offre un’analisi dettagliata delle misure di sostegno finalizzate a introdurre agevolazioni nell’ambito della riscossione dei tributi e degli strumenti deflattivi del contenzioso. Tra queste anche la rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti in Cassazione e la regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate dovute a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo o mediazione e conciliazione giudiziale, nonché lo stralcio dei debiti fino a euro 1.000 affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 e la definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Le misure di sostegno vengono non solo esaminate nel dettaglio, ma anche sintetizzate nelle tabelle riassuntive presenti nella parte finale del documento. Nell’ultima parte spazio ai codici tributo, pubblicati dall’amministrazione finanziaria con la risoluzione 6/E del 14 febbraio scorso e utilizzabili per i versamenti utili a regolarizzare la posizione debitoria verso il fisco.
Altre Notizie della sezione
Tagli alla Giustizia, l’allarme degli avvocati romani: “Così si ferma il Paese”
27 Ottobre 2025Il presidente dell’Ordine di Roma, Graziani, denuncia i 40 milioni in meno previsti nel 2026: “Servono investimenti, non riduzioni, per ridare fiducia e velocità ai tribunali”.
Il Consiglio europeo. Ventisette tacchini che si spartiscono angoli dell’aia
24 Ottobre 2025La super mega riunione di ieri tratta di guerra in Ucraina, sanzioni alla Russia, Medio Oriente, green, migranti, casa… Praticamente l’universo mondo. Ma non decide niente anche perché non ne ha i poteri. Dentro gli oscuri meandri dell’Ue.
Una magistratura “proprietaria” degli edifici in cui si amministra la giustizia
23 Ottobre 2025L’Associazione nazionale magistrati sta organizzando nei tribunali delle “giornate della giustizia” per presentare il comitato per il No alla riforma della separazione delle carriere. Svolgere campagne elettorali in questi luoghi rischia di compromettere l’affidamento dei cittadini nella neutralità della giustizia.
