Semestre Filtro 2025: cosa sta succedendo davvero?
Il Semestre Filtro, introdotto come meccanismo per garantire la selezione degli studenti universitari, si è rivelato una procedura più complicata del previsto.
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Dopo il primo appello, il risultato ha mostrato molte criticità che hanno scatenato dibattiti e ipotesi di modifica del sistema. Ma cosa significa tutto questo per gli studenti? Vediamo i dettagli.
Il Semestre Filtro non ha funzionato
Che il Semestre Filtro avesse criticità era già chiaro, ma i risultati del primo appello, le numerose irregolarità e un secondo appello che ha sollevato ulteriori critiche, rendono evidente che il sistema non sta funzionando come previsto. Il rischio concreto? Migliaia di posti potrebbero restare scoperti se non si interviene rapidamente.
Risultati allarmanti
I numeri parlano chiaro:
- Solo il 10-12% degli studenti ha superato Fisica;
- Meno del 25% ha superato Chimica.
Questi risultati dimostrano che la capacità formativa del nuovo sistema è praticamente nulla. Le università non dispongono né di strutture né di personale adeguato per gestire i numeri così elevati con criteri così restrittivi.
La “sanatoria” secondo i media
I giornali parlano apertamente di una possibile “sanatoria”: una regolarizzazione che consentirebbe agli studenti non idonei di rientrare in graduatoria e recuperare eventuali debiti formativi entro febbraio.
Si ipotizza, ad esempio, di ammettere studenti che abbiano superato almeno due materie su tre o che raggiungano soglie minime cumulative. L’obiettivo è evitare posti vuoti e garantire un minimo di continuità nel percorso formativo.
Messaggi contrastanti della Bernini
La Ministra Bernini, intervenuta in TV, in Senato e recentemente ad Atreju, ha fornito messaggi poco chiari e spesso in contraddizione tra loro.
Tra i punti critici:
- Vuole “coprire tutti i posti”: un obiettivo impossibile senza modificare i criteri di accesso stabiliti dai decreti. L’unica via è ampliare l’ammissione, una possibilità mai dichiarata apertamente nei documenti ufficiali
- Parla di “primo tempo” della procedura e di debiti formativi da assegnare entro febbraio, senza fornire dettagli concreti sui passaggi successivi.
- Tutto “è perfezionabile”: una frase che conferma implicitamente che il sistema sarà rivisto e modificato, a seguito dei risultati disastrosi dei due appelli.
A questo caos si aggiungono le dichiarazioni di ieri ad Atreju, percepite dagli studenti come offensive e irrispettose: parole che hanno riacceso la mobilitazione di associazioni studentesche e richieste di dimissioni che noi ci sentiamo di sostenere apertamente, in quanto non è ammissibile che un ministro critichi e insulti gli studenti invece di ascoltarli.
In poche parole: le regole attuali non sono definitive e la riforma è in piena revisione, lasciando gli studenti che si sono preparati seriamente per il Semestre Filtro in uno stato di forte incertezza, senza alcuna stabilità.
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Cosa potrebbe succedere
Lo scenario più probabile è il seguente:
- 23 dicembre: rientro in graduatoria per molti studenti oggi considerati non idonei.
- Gennaio: selezione finale basata sul numero reale di posti liberi rimasti liberi.
- Gli studenti ammessi senza aver superato tutte e tre le prove avranno debiti formativi da recuperare entro febbraio tramite prove o percorsi interni alle università.
- Il Semestre Filtro non verrà eliminato, ma diventerà più inclusivo in ingresso e più selettivo in uscita.
Questa soluzione permette al Ministero di evitare posti vacanti e di mantenere un minimo di controllo sulla qualità formativa.
Conseguenze per chi ha fatto il Semestre Filtro
L’incertezza durerà almeno fino al 23 dicembre, data di comunicazione dei voti del secondo appello. Dopo questa data, molti “non idonei” potrebbero tornare in gioco, mentre le vere esclusioni arriveranno probabilmente a gennaio, allungano ulteriormente il periodo di attesa.
Come sarà il Semestre Filtro 2026?
Il modello sembra destinato a restare, anche se potrebbe essere adattato. Tra le certezze c’è che studiare solo due mesi non basta: serve una preparazione lunga e strutturata, perché il sistema richiede continuità e costanza.
In tutto questo caos, una certezza: noi continueremo a chiedere chiarezza e trasparenza per tutti gli studenti che si impegnano ogni giorno. E continueremo a spiegarvi tutto, passo dopo passo.
Elaborato da Test buster
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