Quando i magistrati ignorano le sentenze sgradite della Corte di giustizia europea
Dare ascolto sempre, e non a seconda delle convenienze.
In evidenza
Bisogna dare ascolto alle deliberazioni della Corte di giustizia europea? Sì, a patto che si dia loro ascolto sempre, e non a seconda delle convenienze.
L’onorevole Enrico Costa, garantista e impenitente, ha notato che i magistrati italiani procedono a zig zag: si appellano alla Corte di giustizia europea nel caso celebre degli “Stati sicuri”, ma ignorano altre sentenze della stessa Corte in materia di abuso delle intercettazioni e protestano per ogni provvedimento civile che ne limiti l’arbitrarietà, salvaguardando gli intercettati nemmeno inquisiti dal linciaggio mezzo stampa cui sono sottoposti.
Chiedo un po’ di pazienza a chi legge per la difficoltà di una prosa molto tecnica, ma questo è il cuore del testo della Corte europea: “La Corte ha preliminarmente ricordato che il principio della riservatezza delle comunicazioni effettuate tramite una rete pubblica di comunicazione e i servizi di comunicazione elettronica accessibili al pubblico si traduce nel vietare l’ascolto, la captazione nonché la memorizzazione e altre forme di intercettazione o di sorveglianza delle comunicazioni, e dei relativi dati sul traffico, senza il consenso degli utenti interessati, salvo nelle ipotesi previste all’articolo 15, paragrafo 1, della Direttiva 2002/58. A tale riguardo, le misure legislative che disciplinano l’accesso delle autorità competenti ai dati di cui all’articolo 5, paragrafo 1, della Direttiva 2002/58 non possono limitarsi ad esigere che tale accesso risponda alla finalità perseguita dalle medesime, ma devono altresì prevedere le condizioni sostanziali e procedurali che disciplinano tale trattamento, che devono essere adottate nel rispetto dei principi generali del diritto dell’Unione e dei diritti fondamentali garantiti dalla Carta, tra cui in particolare quello ad un equo processo, ai sensi del quale le decisioni giudiziarie devono essere motivate”.
Difficile e super tecnico, ma il senso è molto chiaro. Perché i magistrati italiani e la loro associazione sindacale denominata Anm fanno finta di niente?
Altre Notizie della sezione
“Sull’AI rischiamo di restare indietro ancora una volta”
09 Dicembre 2025Il discorso di Christine Lagarde al forum Ocse di Bratislava.
Edilizia, via libera alla riforma: ok del Cdm al nuovo codice
06 Dicembre 2025Cosa prevedono i cinque articoli presenti nella bozza del testo.
Garlasco, depositata la perizia.
04 Dicembre 2025Gli elementi a carico di Sempio secondo la Procura il dna sulle unghie compatibile con quello di Sempio.
