Manovra, il Senato conferma la fiducia: il provvedimento è legge
Il Senato ha confermato la fiducia al governo sull'articolo 1 della Manovra, con 156 voti a favore, 124 contrari e nessun astenuto.
Successivamente l’Aula ha approvato anche il provvedimento nel suo complesso con 153 voti favorevoli, 118 contrari e nessun astenuto. La legge di bilancio è quindi approvata in via definitiva dal Parlamento.
“Votiamo sì, ma ora governo decida cosa fare” – “Diciamo sì alla manovra ma assegniamo al governo la responsabilità di dire che farà da grande. Siamo pronti a lavorare se c’è un orizzonte”. Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi nella dichiarazione di voto sulla manovra in Senato. E aggiunge: “Se affermiamo il principio che una forza politica non può chiedere conto di come si spendono i soldi perché altrimenti si disturba il manovratore, trasformiamo il Parlamento in un luogo di schiacciatasti e non diamo stabilità”. “Noi abbiamo chiesto chiarezza su dove andranno dei denari che non torneranno più”, afferma parlando del Recovery fund.
“A chi ci viene a dire ‘siete irresponsabili perché mettete in discussione la stabilità rispondo che io ho lavorato perché si proseguisse l’esperienza di legislatura perché pensiamo sia un valore la stabilità ma c’è una differenza epocale tra la stabilità e l’immobilismo. Come in una bicicletta l’equilibrio si tiene se ci si muove o l’immobilismo fa terminare la vita della legislatura. Ecco perché abbiamo chiesto chiarezza”.
Renzi: “Dobbiamo rispettare le forme istituzionali” – “Ci etichettano come irresponsabili e pierini ma dal rispetto delle forme democratiche deriva una credibilità delle istituzioni che ora rischia di essere messa a dura prova. Se il governo gialloverde approva la legge elettorale in 48 ore, si va alla Corte costituzionale, come ha fatto il Pd. Se lo fa il governo giallorosso si sta zitti?”, aggiunge il leader di Iv. Deve esserci “il rispetto delle forme democratiche”, non può passare “un principio per prassi”, rileva riferendosi all’esame della legge di bilancio, e quindi avere di fatto “il superamento del bicameralismo perfetto. Se basta una prassi si sta distruggendo quest’aula”. Renzi chiede il “rispetto delle forme istituzionali, dall’intelligenze alla legge di bilancio”.
Altre Notizie della sezione
Stragi di mafia del 1992, il “campo largo” del complottismo
12 Dicembre 2025Schemi mentali e pregiudizi politici cancellano documenti e testimonianze: resta solo una ricerca di cospirazioni (pista nera) che volta ancora le spalle a Falcone e Borsellino.
Multe, medici, incentivi lavoro: decreto milleproroghe atteso oggi in Cdm
11 Dicembre 2025In tutto 16 gli articoli di una bozza del decreto Omnibus che, come ogni anno, posticipa una miscellanea di norme in scadenza.
La procura di Palermo scaricò Falcone e Borsellino
10 Dicembre 2025Drammatica audizione in Antimafia del procuratore di Caltanissetta, Salvatore De Luca: la pista nera vale “zero spaccato”, c’entrano invece l’insabbiamento dell’inchiesta mafia-appalti e l’isolamento a opera dei colleghi. Durissime accuse a Giammanco, Pignatone, Natoli e altri
