Covid-19, nuovo elenco con i codici Ateco
Si accorcia l'elenco dei settori economici e delle produzioni che possono rimanere aperte fino al prossimo 3 aprile
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A seguito dell’intesa raggiunta tra Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Economia e delle Finanze e le sigle sindacali nazionali, infatti, la lista dei codici Ateco previsti dall’allegato 1 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 marzo 2020 è sostituito dall’allegato 1 del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, in vigore dal 26 marzo. Oltre alla nuova lista, il decreto stabilisce ulteriori prescrizioni. Ad esempio, le attività delle agenzie di lavoro temporaneo sono consentite nei limiti in cui siano espletate in relazione alle attività di cui agli allegati 1 e 2 del Dpcm dell’11 marzo 2020, e di cui all’allegato 1 del Dpcm del 22 marzo 2020, come modificato dal presente Decreto ministeriale. Le attività dei call center sono invece consentite limitatamente all’attività di call center in entrata (inbound), che rispondono alle chiamate degli utenti tramite operatori, tramite distribuzione automatica delle chiamate, tramite integrazione computer-telefono, sistemi interattivi di risposta a voce o sistemi simili in grado di ricevere ordini, fornire informazioni sui prodotti, trattare con i clienti per assistenza o reclami. Invece, le attività e altri servizi di sostegno alle imprese sono consentite limitatamente all’attività relativa alle consegne a domicilio di prodotti. Il Decreto prevede che per le imprese che non erano state sospese dal DPCM 22 marzo 2020 e che, per effetto del presente, dovranno sospendere la propria attività, sarà consentita la possibilità di ultimare le attività necessarie alla sospensione, inclusa la spedizione della merce in giacenza, fino a sabato 28 marzo.
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