Falso messaggio sul fascicolo sanitario, i medici: “È falso e fuorviante”
Salvatore Bauleo, segretario Fimmg Bologna: “Scarichiamo un referto per metterlo nella cartella. E, in automatico, viene scritto al paziente che lo abbiamo visionato e lui pensi che sia tutto a posto”.

Un messaggio che appare sul fascicolo sanitario elettronico dei pazienti e che sta mettendo in allarme i medici di famiglia di Bologna e provincia. I quali, sottolineano senza mezzi termini, quanto sia “falso e molto pericoloso”. La denuncia arriva da Salvatore Bauleo, segretario provinciale Fimmg (Federazione medici di medicina generale) che sta ricevendo dai colleghi decine di segnalazioni e spiega cosa sta accadendo da qualche settimana.
“Il paziente che ha eseguito un esame e consulta il fascicolo sanitario per vedere se sono arrivati i referti vede un messaggio che dice ’il tuo medico di famiglia ha consultato il referto di specialistica prodotto dall’Ausl di Bologna e viene indicata anche la data”, chiarisce.
E qui arriva il problema, secondo quanto denuncia il sindacato dei medici: “È un’affermazione falsa e potenzialmente pericolosa per la salute del paziente e anche sul piano medico-legale. Quando noi scarichiamo i referti dalla piattaforma Sole in un’unica sessione – fa sapere – possiamo scaricare centinaia di referti, si capisce bene che non è possibile esaminarli tutti in tempo reale. Li stai solo scaricando: non li stai valutando in quel momento, come fa intendere il messaggio partito automaticamente che il paziente legge”.
Bauleo vuole fare un esempio concreto: “Un paziente ha effettuato un esame, vede il messaggio che il medico ha letto il referto quindi sta tranquillo perché pensa che tutto vada bene. E magari nel referto c’è qualcosa che va invece approfondito subito: questo può comportare un ritardo diagnostico con seri rischi per la salute del paziente”.
La prassi corretta, come spiega Bauleo, è che sia sempre il paziente a recarsi dal medico per parlare dei suoi referti, analizzarsi e valutare come fare.
“Noi li scarichiamo per averli all’interno della cartella clinica dell’assistito – precisa – che deve essere sempre completa e aggiornata. Il fatto che Lepida abbia deciso di inviare questo tipo di messaggio senza che nemmeno la direzione del Dipartimento di cure primarie dell’Ausl di Bologna lo sapesse è veramente grave. Tutto questo è stato fatto presente all’Azienda Usl – sottolinea – ma, a distanza di una settimana dalla nostra segnalazione, nulla è stato ancora fatto”.
Bauleo avverte che se entro pochi giorni il messaggio non sarà rimosso verranno presi “contatti con il nostro ufficio legale: a difesa dei nostri assistiti e della loro salute”.
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