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Sicurezza e Pnrr, ingegneri a confronto a Catania: sopralluogo fatto bene può salvare la vita

Decima Giornata nazionale sulla sicurezza.

Sicurezza e Pnrr, ingegneri a confronto a Catania: sopralluogo fatto bene può salvare la vita

 

Una questione culturale, tema centrale nella vita di tutti i giorni, ancora di più in questo periodo storico. È il tema della sicurezza l’oggetto di confronto tra esperti e addetti ai lavori nel corso della decima Giornata Nazionale sulla Sicurezza, promossa dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri e quest’anno ospitato dall’Ordine di categoria della provincia di Catania. Nell’Aula Magna Santo Mazzarino del Monastero dei Benedettini – in piazza Dante – (ieri, venerdì 7 ottobre) a dare il benvenuto è stato il presidente dell’Ordine etneo Mauro Scaccianoce, sottolineando l’importanza della manifestazione quale «opportunità di crescita per tutti gli iscritti. La sicurezza ha importanti ricadute sulla collettività, sia in termini antisismici, sia ambientali, sia di salute di ognuno di noi. Su quest’ultimo aspetto, la nostra professione risulta indispensabile: un sopralluogo in più e fatto bene può salvare una vita umana. Superbonus e PNRR – evidenzia – hanno portato a un aumento dei cantieri, innescando maggiori criticità e rischi, complici i tempi stretti di realizzazione delle opere e i continui cambiamenti legislativi. Questo importante evento ha permesso di fare il punto sulle recenti novità legislative e sugli sviluppi futuri, con riferimento ai cantieri edili, tramite interventi che hanno coinvolto tutte le istituzioni che hanno un ruolo specifico nella prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. Focus anche sulle tematiche in linea con l’approccio “zero vittime” legato alla mortalità nei luoghi di lavoro e con il quadro UE in materia di salute. Un ringraziamento va al Consigliere CNI e responsabile Sicurezza Gaetano Fede, al Consiglio etneo e al Consigliere Sario Grasso per l’impegno e lo slancio che ha consentito di portare nel capoluogo etneo questo importante appuntamento per la categoria».

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«Gli aspetti legati alla sicurezza – interviene il presidente della Fondazione degli Ingegneri della provincia di Catania Filippo Di Mauro – richiedono preparazione e continuo aggiornamento in materia, elementi su cui Fondazione e Ordine investono tantissimo. Il congresso di oggi è dimostrazione di questo impegno, con lo scopo di individuare nuovi elementi per migliorare conoscenza e competenza in materia». In questo quadro rientra anche la sicurezza inclusiva con un approccio che ponga attenzione ai soggetti fragili. Argomento delicato e approfondito dal segretario dell’Ordine Alfio Torrisi.

«Con questa iniziativa – spiega Gaetano Fede – abbiamo voluto introdurre una nuova visuale prospettica sull’interpretazione del concetto di “conformità normativa” e di “rischio residuo” nei settori dei cantieri, dei luoghi di lavoro e della prevenzione incendi, indirizzando professionisti, committenti e imprese verso metodologie che adottino approcci ingegneristici pragmatici ed efficaci all’interno del quadro normativo di riferimento».

La Giornata Nazionale è un impegno annuale che ha preso vita nel lontano 2012, «partendo dal presupposto che la sicurezza è un diritto costituzionale e dall’interesse che gli ingegneri devono avere in materia, mettendo a disposizione competenze e professionalità», dichiara il presidente nazionale Armando Zambrano. «In quest’ottica – aggiunge – rivestono un ruolo di spicco il nostro Gruppo di Lavoro Sicurezza, fortemente voluto ed egregiamente coordinato da Gaetano Fede, e le collaborazioni con INAIL e Vigili del Fuoco, i maggiori soggetti co-interessati a formare professionisti su questo aspetto». A fargli eco il vicepresidente vicario Gianni Massa, secondo cui «la sicurezza rende grande un Paese. Credo che la nostra categoria sia al centro di questo percorso, mettendo in campo iniziative che diffondano una nuova cultura, partendo proprio dalle scuole». «Sotto questo profilo – spiega Elvira Restivo, presidente Consulta degli Ordini degli Ingegneri di Sicilia – tre anni fa il Cni ha avviato il progetto “Sicurezza a partire dai banchi”. Iniziativa che mette il tema trattato non più su un piano di regole da rispettare, quanto su una serie di comportamenti adeguati e su un modo differente di approcciarsi alla quotidianità». Non solo cantieri e uffici, ma sicurezza anche negli ambienti didattici, dove «l’Università di Catania ha istituito un gruppo di lavoro composto da ingegneri, biologi e chimici, a tutela del corpo docenti e degli studenti – commenta la delegata alla Sicurezza dell’Ateneo Anna Maria Gueli – inoltre, proprio per l’importanza del tema, UniCT ha introdotto un percorso di studi triennale allo scopo di formare professionisti che potranno occuparsi di sicurezza».

A portare i saluti dell’attuale Amministrazione comunale è stato l‘ingegnere Fabrizio D’Emilio, lasciando spazio alle tre sessioni. La prima, moderata da Gaetano Fede, dedicata alle novità normative e ai cantieri edili. La seconda, coordinata da Rocco Luigi Sassone (componente del gruppo di lavoro Sicurezza del CNI), con attenzione al quadro strategico dell’UE e la riduzione degli infortuni sul lavoro. L’ultima, moderata da Fabio Dattilo (Capo emerito del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco), incentrata sulla prevenzione incendi. «Di sicurezza non si parla mai abbastanza – conclude il direttore regionale Sicilia dei Vigili del Fuoco Ennio Aquilino – incontri come questo sono importanti per puntare l’attenzione sulla prevenzione e approfondire tutte le novità relative a essa. Non ultima il nuovo codice antincendio, che fa del tecnico una figura centrale per la sicurezza nei luoghi di lavoro».

 

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