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Il Superbonus edilizio deve diventare strutturale

Russo, presidente Inarsind: i dati dell’Enea rendono evidente un risultato eccellente, che testimonia ancora una volta che il bonus è un intervento fondamentale

Il Superbonus edilizio deve diventare strutturale

I dati diffusi recentemente dall’Enea in merito al superbonus, con il totale degli investimenti per quel che riguarda i lavori già conclusi che è ormai andato oltre i 21 miliardi di euro, rendono evidente un risultato eccellente, che testimonia ancora una volta che il bonus è un intervento fondamentale, che deve essere portato avanti in maniera strutturale con regole chiare che non vengano cambiate poi nel tempo. Occorre insomma definire norme semplici e durevoli perché il superbonus 110% è una tutela per committenti, progettisti e ambiente, anche modificando l’aliquota di detrazione per rispettare gli equilibri di bilancio”.

Sono parole di Carmelo Russo, presidente di Inarsind – l’Associazione nazionale di rappresentanza e tutela degli ingegneri e degli architetti liberi professionisti – che rivolge questo appello al Governo proprio alla partenza di questo anno 2023 davvero decisivo per la ripresa del settore edilizio.

“Serve insomma – secondo Russo – che il Governo prenda dei provvedimenti subito, per tutelare quanto fin qui di buono è stato fatto con la misura del superbonus. E bisogna soprattutto fare quanto possibile per sanare il pregresso e ridare liquidità alla filiera dei professionisti e delle aziende del settore

Nel nostro Paese – approfondisce Inarsind attraverso il suo presidente – più del 60% degli edifici sono stati realizzati prima del 1976 e quindi è assolutamente fondamentale che si lavori anche sulla riqualificazione energetica: si tratta di interventi che molto spesso si inseriscono in un piano di grandi lavorazioni strutturali e quindi i professionisti del settore vogliono contribuire fattivamente non solo ai lavori ma anche al dibattito sulle soluzioni; mantenere le detrazioni consentirà più facilmente il rispetto della recente direttiva europea sull’efficientamento energetico degli immobili.

Noi come tecnici professionisti – conclude il presidente Russo – abbiamo dato da tempo la nostra piena disponibilità alle istituzioni a tutti i livelli a partecipare, a collaborare ovviamente portando il nostro punto di vista e una disponibilità estesa a tutti gli enti dei territori nei quali si opera”.

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