Anno: XXV - Numero 52    
Giovedì 28 Marzo 2024 ore 15:40
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Adc e Anc "agenzia entrate: consultazione fatture elettroniche - la scelta del contribuente di aderire o meno resta libera da condizionamenti"

Nelle ultime Faq, pubblicate sul sito dell’Agenzia delle Entrate lo scorso 19 luglio, la n. 125 riportava espressamente che “La mancata adesione al servizio di consultazione rappresenterà un elemento di valutazione nell’ambito dell’attività di analisi del rischio condotta dall’Agenzia delle Entrate”

Adc e Anc

Premettendo che non è in alcun modo in discussione la legittimità del potere accertativo dell’Agenzia e dell’adozione da parte della stessa di misure ritenute più idonee al conseguimento della regolarità fiscale di cittadini e imprese, la posizione enunciata nella predetta Faq ha destato legittime perplessità poiché determinava un evidente condizionamento su aderire o meno al servizio di consultazione delle fatture elettroniche, senza che la mancata adesione possa determinare una maggiore esposizione all’attività di controllo dell’Agenzia.  È il caso di ricordare che la possibilità di aderire o meno al servizio di consultazione delle fatture elettroniche è stata riconosciuta ai contribuenti in forza delle prescrizioni dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali e che la condotta dell’Agenzia, prima che vi fosse la recente rettifica, andava nella direzione contraria a quella indicata dal Garante. Le Associazioni Adc e Anc rilevano che la FAQ di cui sopra è stata così rettificata dall’Agenzia “La mancata adesione al servizio di “Consultazione” non rappresenterà di per sé un elemento di valutazione nell’ambito dell’attività di analisi del rischio condotta dall’Agenzia delle Entrate”.   Per i Presidenti Adc e Anc, Enzo De Maggio e Marco Cuchel, resta quindi salvaguardato  il diritto del contribuente di scegliere in piena libertà, senza correre il rischio di poter essere considerato un soggetto potenzialmente non regolare per il fisco. Tuttavia, rispetto ad un punto di così estrema importanza che attiene all’esercizio  del diritto alla riservatezza dei dati, oltre a rettificare la FAQ, sarebbe stata opportuna da parte dell’Agenzia, anche nel segno della stessa compliance fiscale  che contraddistingue, o almeno dovrebbe, il nuovo rapporto con l’Amministrazione finanziaria, una nota specifica che desse piena evidenza ai contribuenti del cambiamento intervenuto, mentre invece si è preferito far passare questo cambio di linea sotto silenzio.  In ogni caso, Adc e Anc non possono che esprimere apprezzamento per la decisione dell’Agenzia, la quale evidentemente si è resa conto che la sua linea di condotta poteva compromettere, a danno dei contribuenti, il rispetto del Regolamento Generale sulla protezione dei dati.

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