Anno: XXVI - Numero 116    
Venerdì 13 Giugno 2025 ore 14:00
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Adc (commercialisti), no a l'obbligo di Pec per gli amministratori

Forte rammarico per il nuovo adempimento, serve solo alla Pa.

Adc (commercialisti), no a l'obbligo di Pec per gli amministratori

 

 

L’Adc, Associazione dottori commercialisti, “esprime forte rammarico per l’introduzione di un nuovo adempimento che appare utile solo all’Amministrazione pubblica, senza alcun beneficio concreto per le imprese: l’obbligo di comunicare la Pec (Posta elettronica certificata) personale degli amministratori al Registro delle imprese (come previsto dalla Legge di Bilancio 2025) si applica a tutte le società di persone e di capitali, aggiungendo, sostanzialmente, un ulteriore onere burocratico ed economico per le imprese e i loro amministratori”.

Lo si legge in una nota del sindacato dei professionisti.

    “Secondo le attuali disposizioni, la comunicazione della Pec personale dell’amministratore deve essere effettuata entro il 30 giugno per le società già esistenti, per quelle costituite dal 2025 in poi, l’indirizzo Pec di ogni amministratore dovrà essere indicato sin dalla registrazione al Registro delle Imprese, pena la sospensione dell’iscrizione”, e l’Adc “ritiene che questa misura rischia di trasformarsi solo in un ulteriore aggravio per imprese e professionisti, senza reali vantaggi in termini di trasparenza ed efficienza”.

E, perciò, si chiede “l’eliminazione dei diritti camerali per la comunicazione della Pec degli amministratori, affinché tale adempimento non comporti ulteriori costi per le imprese ed una scadenza più razionale, fissata in coincidenza con il deposito del bilancio, per evitare frammentazioni inutili e per semplificare gli adempimenti societari”. Infine, per il sindacato dei dottori commercialisti, sarebbe “opportuno aprire un dibattito sull’utilizzo dei dati da parte delle camere di commmercio”, giacché la Pec degli amministratori, “così come già accade per quella dei professionisti, potrà essere utilizzata da chiunque per scopi commerciali, senza alcuna garanzia che serva realmente a migliorare la comunicazione con le stesse imprese”.

Nota – Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di Mondoprofessionisti

 

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