Anno: XXVI - Numero 98    
Lunedì 19 Maggio 2025 ore 13:45
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Minimo 8 euro l'ora

Cifa-Confsal firmano un nuovo accordo nel terziario.

Minimo 8 euro l'ora

Cifa Italia (Confederazione italiana delle federazioni autonome) e Confsal (Confederazione generale sindacati autonomi dei lavoratori), rappresentate dal presidente Andrea Cafà e del segretario generale Angelo Raffaele Margiotta, formalizzano stamani, a Roma, la firma del contratto collettivo nazionale di lavoro intersettoriale (terziario, commercio, distribuzione, servizi, turismo e pubblici esercizi) “con l’obiettivo di dar vita a un sistema equo e inclusivo in cui sviluppo delle imprese e qualità della vita dei lavoratori procedano di pari passo, rafforzandosi a vicenda”.

    Il contratto siglato da Cifa e Confsal, si evidenzia, “dà piena attuazione all’art. 36 della Costituzione, secondo cui ai lavoratori deve essere riconosciuta una retribuzione sufficiente e comunque proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto.

Le tabelle salariali – si riferisce – individuano, pertanto, un livello retributivo minimo, definito come retribuzione oraria lorda per il livello iniziale di inquadramento professionale, in misura non inferiore a 8 euro, con l’obiettivo di raggiungere gradualmente la soglia dei 9 euro lordi l’ora”, spiegano le parti.
    Il ccnl, segnalano le parti, “introduce l’istituto del preavviso attivo, in sostituzione del preavviso ordinario, quale misura innovativa di politica attiva del lavoro”, pensato per “accompagnare il lavoratore, nei casi di risoluzione del rapporto per giustificato motivo oggettivo, in un percorso finalizzato alla ricollocazione professionale, prima ancora della cessazione effettiva del rapporto di lavoro stesso”.
    In questo periodo, “della durata di 90 giorni, il datore di lavoro, previo consenso del lavoratore, comunica all’Ente bilaterale di riferimento la disponibilità del profilo professionale, attivando così una rete di segnalazione verso le imprese aderenti al sistema di bilateralità. Il lavoratore, durante questo tempo, può usufruire di permessi retribuiti per sostenere colloqui di selezione, partecipare a percorsi formativi o intraprendere azioni di riqualificazione”.

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