Famiglia e patrimonio al centro del Congresso del Notariato chiuso a Roma.
La casa, ha detto il Guardasigilli, è vista dalle giovani coppie come una specie di miraggio e questo costituisce uno dei drammi attuali, che si riflette sulla difficoltà demografica in cui versa il Paese.
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Si è chiuso a Roma 61° Congresso Nazionale del Notariato. Il congresso si è concentrata sui profondi cambiamenti che interessano il diritto di famiglia e la gestione del patrimonio in un contesto sociale in continua evoluzione. Al centro del dibattito, la necessità di garantire maggiore sicurezza giuridica e patrimoniale alle famiglie italiane, sempre più diverse nelle loro forme e relazioni.
Il presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Vito Pace, ha ricordato come la riforma del 1975 abbia segnato l’inizio di una stagione di modernizzazione, ma che oggi occorre un nuovo passo avanti per rispondere a una società in cui convivono matrimoni, unioni civili e convivenze di fatto. “Il diritto di famiglia – ha spiegato – è chiamato a fronteggiare nuove sfide legate alla sicurezza patrimoniale, all’autonomia negoziale e alla gestione dei patrimoni familiari, temi ormai centrali nel dibattito giuridico e sociale”.
Tra gli interventi quello del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Salito sul palco dopo l’intervento del presidente del Consiglio nazionale del Notariato, ha ripreso la citazione del giurista friulano, sottolineando come “più il notaio esercita la sua professione di consulente nella fase preliminare di composizione degli interessi, evitando le liti, e più evita il contenzioso davanti al giudice”. Proprio “gli oneri che vengono conferiti alla vostra professione” e “i rischi connessi a eventuali errori che si possono commettere”, creano uno sbilanciamento, ha continuato Nordio. Per questo motivo il ministro della Giustizia si dichiara “profondamente sincero nell’assicurare che le istanze dei notai saranno tenute in considerazione, attraverso un dialogo continuo, pacifico, pubblico e ininterrotto, come l’usucapione” conclude il Ministro suscitando le risate del pubblico. Il ruolo del notaio “è assolutamente indispensabile” nel sistema statuale italiano – ha sottolineato Nordio – e non si esaurisce “nella fase della formazione della volontà contrattuale, ma anche nella vigilanza, nella segnalazione dell’anti riciclaggio e tutta una serie di competenze che fino a a poco tempo fa sembravano addirittura impensabili”.
Il Guardasigilli, continuando il suo intervento, ha sottolineato poi come ci si trovi davanti “a sfide tecnologiche del futuro o meglio del presente”, ricordando la legge sulla regolamentazione della IA e della possibili applicazioni per la professione notarile. In chiusura di discorso poi racconta come qualche tempo fa ha potuto assistere a una “manifestazione di volontà” davanti ad un notaio di una persona con disabilità, che non potendo esprimersi in altro modo, lo ha fatto attraverso gli strumenti tecnologici. I calorosi applausi finali degli oltre mille notai convenuti a Roma da tutta Italia sono stati anche per il riconoscimento del Guardasigilli al notariato come “prima organizzazione a prendersi cura delle persone [..] meno fortunate” e di come questa “sia una grandissima manifestazione di intelligenza, lungimiranza e umanità”.
La seconda giornata di lavori ha visto la partecipazione del viceministro Francesco Paolo Sisto alla Tavola Rotonda “2025 e oltre: Società, Famiglia ed evoluzione dei diritti” del viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, che ha ribadito l’impegno del Governo a favorire un percorso condiviso tra professioni giuridiche: “Sarà mia cura – ha dichiarato – che notai e avvocati camminino insieme, evitando sovrapposizioni e conflitti”.
Sul fronte tecnico, il Notariato ha richiamato l’attenzione sulla necessità di aggiornare la disciplina della circolazione dei beni di provenienza donativa, proposta da tempo dalla categoria per semplificare le operazioni immobiliari e offrire maggiore tutela ai cittadini. Ogni anno in Italia si contano oltre 200.000 donazioni immobiliari, un dato che testimonia quanto la donazione rappresenti uno strumento essenziale di gestione del patrimonio in un Paese che invecchia.
Il congresso si conferma così un’occasione di confronto su come rendere il sistema giuridico più vicino ai cittadini, garantendo certezza, trasparenza e modernità in un ambito, quello familiare, che resta il cuore pulsante della società italiana.
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