Pacifisti nel senso di lasciateci in pace è un’ottima definizione della categoria.
In fin dei conti, è l'applicazione in politica estera del reddito di cittadinanza...
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Conte è la banderuola segnatempo del panorama politico italiano. Opportunista come nessun altro, scaltro esperto di politichese, si allinea con il vento che tira al momento dei sondaggi e si adegua. È sconfortante pensare alle eminenze grigie della sinistra (e.g., Bettini) che ne tessono le lodi.
Si fanno mille ragionamenti su variazioni ridicole. Di certo c’è che Meloni sta sempre lì attorno al 30% e che il Pd ha sempre il 10% in più del signor Conte che nonostante quello che vorrebbe lui non diventerà più presidente del consiglio.
E allra un profonda revisione dell’impianto del Pd. Più che “cambiare qualche elemento chiave della sua proposta politica”, il Pd dovrebbe cambiare segretario. Non lo farà. E intanto non c’è mossa di Conte (manovratore furbissimo: a proposito, ricordarselo, com’era nell’infausto 2018…) che non sia ostile alla linea “testardamente unitaria” e a tutt’oggi inconcludente di Schlein.
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