Meloni e Macron: i nemici amici
L’incontro di oggi alle 18 si annuncia croccante e denso di argomenti.
In evidenza

I bacetti e i sorrisi finti non basteranno a nascondere le differenze tra Meloni e Macron.
L’ultimo segnale inequivocabile delle diverse “sensibilità” tra i due è la Polonia: Roma, che si è auto-incoronata leader dei conservatori europei, ha fatto i complimenti al neo presidente polacco, Karol Nawrocki (il cui partito, il Pis, è alleato di fratelli d’Italia in Ecr, in Europa). Macron si è congratulato, ma ha evocato il rispetto dello stato di diritto.
Come ripetuto nei giorni scorsi è stato Macron a chiedere di essere ricevuto. E ci tiene a diffondere che nei confronti di Meloni non esiste “alcun ostracismo: i format possono variare: l’importante è che fra europei, sul fondo delle questioni, siamo d’accordo”. Il riferimento è al vertice di Tirana in cui la premier italiana venne esclusa dalla telefonata tra leader europei, Zelensky e Trump.
Altre Notizie della sezione

Dal Conte 2 al “campo largo”: storia di un déjà-vu politico
04 Settembre 2025Ogni volta la stessa illusione: salvare il Paese con alleanze di convenienza. Ogni volta lo stesso epilogo: divisioni, contraddizioni, fallimenti. La vera costante non è il “campo largo”, ma la memoria corta degli italiani.

Lacrime a geografia variabile
03 Settembre 2025A Gaza insonnie e dichiarazioni strappacuore, in Sudan e Tigray neanche un post su Instagram.

Sinistra in modalità destra
02 Settembre 2025Tra populismo mascherato e giochi di palazzo, il Pd si suicida a colpi di tattica.